Un vecchio articolo che riguarda la premiazione Watt d’Or 2010 raccontava in modo succinto alcuni avvenimenti d’interesse pubblico avvenuti nel comune di Gordola pochi anni or sono.
Per far fronte alla loro cronica mancanza d’acqua il Municipio aveva fatto allestire diversi studi ed era giunto alla conclusione che la soluzione più razione e confacente fosse un nuovo acquedotto, il costo stimato era superiore ai 7 milioni di franchi.
Dopo qualche duro colpo di battaglia e grazie alla caparbia di pochi la decisone presa fu un’altra:
-risanamento delle strutture esistenti (eliminazione, riduzione perdite)
-abbattimento dei picchi di consumo con regolamenti ecocompatibili
-miglioramento delle prese e dei filtraggi
-nuovo serbatoio
-microturbina per la generazione di energia elettrica
Problemi di approvvigionamento risolti con costi 5 volte inferiori (circa 1,2 milioni di franchi), inoltre il tutto è avvenuto in un contesto denominato : “Approvvigionamento idrico sostenibile”.
Il comune, oltre ad aver speso molto meno denaro, avrà dei guadagni grazie alla micro-centrale che produce energia elettrica 24 ore su 24.
Questa scelta è stata premiata con il prestigioso Watt d’Or, e presa più volte come esempio da seguire; se in Ticino questo avvenimento ha fatto poco clamore, nei Grigioni è citato nei flyer ufficiali come esempio da seguire nei processi di sviluppo ecosostenibili.
Prima di fare nuovi investimenti e sprecare risorse molto importanti come l’acqua è sensato eliminare o ridurre le perdite.
È come se in inverno volessimo riscaldare il nostro appartamento con tutte le finestre aperte: certo potremmo aumentare la potenza della termopompa, ma forse sarebbe logico prima chiudere le finestre.
Da questo sorge spontanea una domanda:
San Nazzaro (lungimirante) ha inserito nel suo contesto di approvvigionamento idrico una di queste micro centrali per la produzione di energia elettrica; ora il nuovo comune con il faraonico progetto di pompaggio al lago di Vira cosa fa? Pompa l’acqua del lago fino a Santa Rosella: oltre che avere dei costi energetici fuori di testa è certamente l’esempio da non seguire.
Perché non è mai stato proposto uno studio che indicasse la percentuale delle perdite idriche su tutto il comprensorio?
Perché prima di pompare nuova acqua potabile non abbiamo evitato di sprecare quella che gratis scende dalle sorgenti?
Questa è la differenza tra una turbina, apparecchio intelligente che al comune riempie le casse, e una pompa apparecchio sprecone che vuota le casse.
Ironia della vicenda: i costi sono a carico delle aziende acqua potabile del Gambarogno, quindi il comune se ne frega di spendere 5, 10 o 15 milioni,
basta alzare la tassa dell’acqua e il loro bilancio è sempre giusto, forse lo sarà un po’ meno per le tasche delle famiglie.
La libellula
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