Si chiama “Corbicula fluminea” e da qualche
tempo prolifica sulle rive del basso lago.
È infestante e in rapida espansione. Se si nutre
di plancton può essere
concorrente dei pesci.
Ecosistema lacustre in pericolo a causa di una vongola asiatica. (Demaldi)
C’è una piccola vongola di origine
asiatica che sta diffondendosi rapidamente nelle acque del Lago Maggiore. Come tutte le invasioni, anche
questa rappresenta un elemento negativo per l’equilibrio ecologico. Si
chiama “Corbicula fluminea” e ha già
ricoperto i fondali, fino a una decina
di metri di profondità, della parte meridionale del bacino, ma sta arrivando anche in quello svizzero.
Il CNR (Centro nazionale delle ricerche) di Pallanza sta studiando il fenomeno, anche dopo i casi di cattivi
odori in alcune spiagge verificatisi per
la morte del mollusco a causa del livello basso dell’acqua. Alle operazioni di controllo e di prelievo, sollecitate anche da parte svizzera, partecipano i sub di Verbania raccogliendo
i campioni. «La corbicula – spiega Nicoletta Riccardi del Centro di Pallanza – è conosciuta a livello mondiale
per la rapidità con la quale si diffonde. Se si interviene in ritardo si rischia
di creare un danno all’ecosistema. Se
infatti dovesse nutrirsi di plancton
può diventare concorrente dei pesci,
in particolare dei coregoni».
Rilevata nel 1999 nella acque del Po,
ora è risalita fino al Verbano insieme
a un altro mollusco, il Sinanodonta
woodiano, che però sembra meno invasivo. Negli anni ’80 un altro mollusco infestante aveva cerato problemi
sul Lago Maggiore. (T.V.)
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