Ecco le osservazioni del WWF Svizzera in merito.
Il WWF Svizzera e il WWF Svizzera italiana hanno inviato all’Ufficio federale dell’aviazione civile di Berna le proprie osservazioni in merito alle schede PSIA per i campi d’aviazione di Locarno e Lodrino.
Il Piano settoriale dell'infrastruttura aeronautica (PSIA)
è lo strumento di pianificazione della Confederazione nel settore dell'aviazione civile. Il PSIA costituisce la base per lo sviluppo del settore aeronautico, definendo il quadro futuro per le infrastrutture e l'esercizio degli aerodromi. Nelle schede PSIA, per ogni aerodromo vengono fissati principi vincolanti riguardanti le condizioni quadro operative, i perimetri degli scali, il carico fonico, la limitazione degli ostacoli alla navigazione aerea oltre che la protezione della natura e del paesaggio. Le schede di coordinamento sono adottate dal Consiglio federale.
Campo d’aviazione di Locarno
La nostra organizzazione si impegna da decenni per la salvaguardia e la valorizzazione delle Bolle di Magadino. Gli sforzi attuati hanno permesso di restituire alla zona protetta il suo antico splendore. Questi impegni di valorizzazione, però, rischiano di essere resi vani dall’attività del campo di aviazione di Locarno, il cui impatto negativo è dimostrato da diversi studi. Inoltre l’inquinamento acustico disturba in modo grave la popolazione locale e i visitatori della riserva.
La scheda prevede, tra le altre cose, che il numero dei movimenti annui sia portato a 55'000 (dai 39'000 attuali), che vi sia la posa degli impianti di illuminazione per poter avere movimento anche nelle ore di buio, e che si apra la struttura ai Jet (comportando un prolungamento della pista).
Il WWF chiede che:
- La scheda debba garantire chiaramente – senza possibili interpretazioni contrarie – di mantenere intatta la zona protetta dalla Convenzione di Ramsar e IFP n. 1802.
- La scheda debba imporre entro un termine ragionevole, comunque non superiore ai cinque anni, misure di risanamento e contenimento dei disturbi sufficienti a eliminare i danni accertati alla zona protetta, tenendo conto del principio di conservazione citato nella scheda.
- Il numero dei movimenti debba essere ridotto rispetto agli attuali 39'000 movimenti annui, tenendo conto della qualità della vita dei residenti e delle esigenze di salvaguardia della zona protetta.
- I jet siano vietati, in caso contrario deve essere indicato chiaramente nella scheda che eventuali misure di sicurezza da "birdstrike" o altri motivi non possano derogare al principio di conservare intatto l’oggetto IFP n.1802.
- La pista non debba essere ampliata
- I disturbi alla popolazione e alle Bolle non possano essere prolungati alle ore serali, notturne e all’alba, quindi si chiede la respinta all’autorizzazione alla posa degli impianti di illuminazione.
Campo d’aviazione di Lodrino
Il WWF si impegna da sempre per la tutela dei boschi golenali – ormai divenuti una rarità in Svizzera – e per la rinaturazione dei corsi d’acqua. Come prevedibile, però, l’attività del campo di aviazione presente a Lodrino comporta molte ripercussioni negative sia per la popolazione locale, a causa delle emissioni acustiche, sia per l’ambiente.
La scheda riconosce il problema, considerandolo un limite per la crescita della struttura, ma prevede anche un aumento del numero dei movimenti degli elicotteri dagli attuali 1'742 (massimo raggiunto nel 2008) a 2'800. Inoltre il progetto di prolungamento della pista comporterà un notevole dei rumori e delle aree interessate dall’impatto, così come le zone di limitazione degli ostacoli, con conseguenze per i boschi golenali lungo il fiume Ticino.
Il WWF chiede che:
- Il numero dei voli non debba essere aumentato rispetto a quello attuale visto che il Ticino è già interessato da un numero eccessivo di elicotteri, con continue e importanti proteste da parte dei cittadini.
- Le zone di limitazione degli ostacoli e le zone interessate dall’inquinamento acustico non debbano essere aumentate, ma ridotte
- La pista non debba essere ampliata.
RispondiEliminaTroppi boschi lungo il fiume, e su l'argine in caso di piene del fiume sono pericolosi e formerebbero una barriera con fuoriuscita del fiume Ticino nel piano di Magadino , il taglio dei rispettivi é URGENTE !.
basta con questi rumori: siate sinceri ma d'estate i droni che si alzano in volo non vi danno mai fastidio verso le 21.00 22.00? e i voli della domenica? E smetiamola di dire che é per salvare i posti di lavoro.
RispondiEliminabenissmo, che la smettano di cementificare ovunque. non possono chiueder e portare tutto ad Agno? si lasci solo la Rega aMagadino, il resto é inutile
RispondiEliminaSecondo me é questione di principio,molti hanno terreni in Zona Protezione C come l'aereoporto e non possono fare ASSOLUTAMENTE nulla!neanche un palo di legno!!!dunque se la legge va rispettata ed é uguale per tutti così sia............oppure cambiamo la legge!Inoltre allungando la pista si entrerebbe nella zona B che dovrebbe essere ancora più protetta!
RispondiEliminaForse mi si permetta una nota di rammarico,quando é stata fatta la diga della Verzasca con il materiale in esubero é stato fatto il riempimento della zona Tenero Gordola dove sono sorti Campo Felice,Centro Sportivo Nazionale ecc....,e si era iniziato anche verso la diga della Pepa a Magadino,peccato che il tutto non é stato finito,mi immagino un litorale del lago a partire da Magadino fino a Tenero con una meravigliosa spiaggia che si poteva offrire a tutti,residenti e non,ma ormai é troppo tardi!!!!
come sempre siamo alle solite si pubblica solo quello che si vuole CHE DELUSIONE
RispondiEliminae non dite che pubblicate solo articoli firmati sono tutti anonimi.
saluti e grazie
Come al solito si vuole la cosidetta "moglie"ubriaca ma ancora la botte piena.
RispondiEliminaIn un fazzoletto di terra grande sì e no 1 KM /quadrato si vorrebbe far rinacsre le condizioni da foresta amazzonica lasciando tutto all'abbandono.Dobbiamo renderci conto che queste cose vanno bene nelle riserve dove effettivamente la natura può evolvere senza alcun intervento dell'uomo.Sul piano di Magadino questo non è possibile nemmeno se levassero completamente l'aeroporto.La vicinanza con gli insediamenti e le strutture che utilizza l'uomo porta automaticamente ad influenzare l'evolversi della natura.Non serve aninete mettere dei divieti di accesso , se fin sul confine l'attività umana può creare influenze sulla natura.un solo esempio vale per tutti: il famoso rinaturamento della foce del Ticino:ha portato unicamente al crearsi degli ostacoli e un isola davanti alla foce stessa, con conseguenze che nei prossimi anni per far defluire correttamente le acque in caso di piene bisognerà procedere ad un0evacuazione dl materiale.se tornasseri i nostri antenati , con i sacrifici che hanno fatto per bonificare il piano si meterebbero a piangere.
Hanno voluto a tutti i costi spostare il silos Ferari dalla foce. ora reclamano per i mastodontici autocarri che transitano nel Gambarogno per apportare gli inerti a cadenazzo.Prima arrivavano con i caratteristici barconi senza imbrogliare e creare pericoli a nessuno.Oggi infestano da Dirinella a Quartino, senza pensare all'attività dell'azienda Ferrari che giocoforza deve continuamente percorrere le strade del piano per raggiungere il Locarnese.
Abbiamo troppi visionari.
Potenziare e risanare il covo di moscerini delle bolle...
RispondiEliminaMa i gokart sono protetti da qualche santone???
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