le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

mercoledì 24 aprile 2013

Ticino terra di ciclismo? Mah...


E continuano a chiamarlo “Ticino terra di 


ciclismo”: un vero paradosso.

 Dopo il veto 

Dal GdP
dell’autorità competente all’organizzazione del Giro del Gambarogno di domenica
prossima, gara oltretutto valida per l’assegnazione dei titoli cantonali, la domanda
che sorge spontanea è la seguente: nel Ticino si possono ancora organizzare corse di
bici dedicate, com’era il caso del Giro del
Gambarogno, alle categorie giovanili, oppure vi è il permesso solo per campionati
del mondo – ben cinque nel nostro cantone
– o per altre manifestazioni di questo genere? Qualcuno nella stanza dei bottoni dovrebbe darci risposta, se possibile in tempi

brevi. Da quel che sappiamo, i dirigenti del
VC Bellinzona, per venire incontro a richieste fatte dalla polizia, avevano addirittura
modificato il percorso rendendolo tecnicamente molto meno attrattivo ma più sicuro;
ma anche questo, probabilmente per la decisione di qualche oscuro burocrate, non è
bastato. Si tenga conto infine anche dell’investimento fatto da Gambarogno Turismo
per rendere questa gara un evento popolare. (F.b.)
Questo il comunicato del VC Bellinzona,
da cui traspare tutta la delusione del comitato di organizzazione: «La gara ciclistica
“31° Giro ciclistico del Gambarogno”, valida
per il campionato ticinese, di domenica 28
aprile, è annullata a seguito della comunicazione del mancato rilascio in data 22
aprile dell’autorizzazione da parte della
Sezione della circolazione, conseguente la
formulazione del preavviso negativo della
Polizia cantonale, reparto tra

1 commento:

  1. Spiace, in Polizia e ai vertici del Dipartimento preferiscono giocare alla "guerra" si vede che non trovano 4 o 6 poliziotti da mandar giù per mezza giornata.
    Ci fosse anche da voi un qualche "bordello" da far chiudere, arriverebbero anche 30 o 40 agenti in assetto di guerra a controllar mutande a condizione di aver dietro un codazzo di giornalisti. Molte volte a Camorino occorreva picchiare i "pugni sul tavolo", ma quando c'era da trovare dei compromessi avendo a che fare con degli Sponsor, come in questo caso con tutta una regione ad appoggiare un evento, una soluzione la si é sempre trovata.
    Forse anche la Federazione Ciclistica Cantonale, in questo caso avrebbe dovuto dire la sua, non tanto a Camorino, ma magari direttamente dall'On. Gobbi.
    Vorra dire che le gare di bici si guarderanno oramai solo in televisione.

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