di Teresio Valsesia
«Il nuovo porto non è un progetto a se stante, ma un tassello fondamentale per valorizzare la grande risorsa del nostro lago». Parole del sindaco Tiziano Ponti, in apertura della serata informativa di mercoledì, destinata alla popolazione. Il programma attuativo è infatti più ampio e comprende la passeggiata a lago, la mobilità lenta sulla litoranea e la rimodulazione dei campi-boe (che saranno ridotti a circa la metà). Ma soprattutto il porto dovrà autofinanziarsi per non sottrarre risorse destinate ad altri investimenti. Questa la «condizione primaria» per la realizzazione.
«Il nuovo porto non è un progetto a se stante, ma un tassello fondamentale per valorizzare la grande risorsa del nostro lago». Parole del sindaco Tiziano Ponti, in apertura della serata informativa di mercoledì, destinata alla popolazione. Il programma attuativo è infatti più ampio e comprende la passeggiata a lago, la mobilità lenta sulla litoranea e la rimodulazione dei campi-boe (che saranno ridotti a circa la metà). Ma soprattutto il porto dovrà autofinanziarsi per non sottrarre risorse destinate ad altri investimenti. Questa la «condizione primaria» per la realizzazione.
La sua storia trentennale è stata riassunta dal municipale
Giampietro Ferrari: un susseguirsi di progetti, fino a quello attuale di circa
280 posti-barca. E una conclusione: «Se non è maturo adesso, non maturerà più».
Gli aspetti pianificatori sono stati illustrati con la consueta competenza e
linearità da Remo Clerici, mentre i progettisti Orlando Pampuri (per la parte
architettonica) e Gianfranco Sciarini (per quella ingegneristica) hanno esposto
nel dettaglio la costruzione a riva (bar-ristorante aperto a tutti, e uffici
della capitaneria), e sul lago (cassoni galleggianti protetti da un molo
frangi-onde). Inoltre ci sarà un segmento della passeggiata pedonale e un
posteggio per una settantina di posti auto, Troppo pochi?, si era chiesto
qualche consigliere comunale nella serata a loro dedicata. C’e comunque la
possibilità di sopraelevarli di un piano.
Molto dettagliata la relazione di Paolo Brunetti, consulente
del Municipio: i posti-barca potranno variare a dipendenza della grandezza dei
natanti mentre il ristorante disporrà di 67 posti a tavola. La rampa di aleggio
o un’eventuale gru sarà collocata a Magadino poiché nella localizzazione del
nuovo porto (fra San Nazzaro e Gerra) il dislivello fra la strada e l’acqua è
troppo elevato.
Giacomo Gianola della Dionea ha illustrato il rapporto di
impatto ambientale accolto dal cantone: o. k. all’inserimento paesaggistico e
alla compensazione forestale con degli adeguati rimboschimenti e la sistemazione
di altri tratti di riva contigui.
Infine le finanze, tema delicato. Il costo è previsto in 14,2
milioni e il prof. Orlando Nosetti, che finora non ha fallito le previsioni per
altri porti del Verbano, ha spiegato che senza sorpassi o ritardi, entro una
decina di anni si potrà ripianare il debito bancario e restituire i prestiti
decennali (senza interessi) che saranno richiesti agli utenti. Un’indagine ha
confermato che la domanda c’è.
Dal pubblico è stata proposta l’alternativa di una serie di
piccoli attracchi lungo tutta la riva gambarognese. Il sindaco: «Sono in
programma anche quelli per valorizzare i nostri nuclei storici». In autunno il
messaggio andrà in Consiglio comunale. Salvo intoppi, i lavori potrebbe iniziare
un anno dopo. (T. V
RispondiEliminaOttimo lavoro per eliminare gli attacchi alle boe di tutto il Gambarogno lago, e metterle in questo progetto tutte le barche a vela e motoscafi, in un solo posto e sorvegliato, nascosto in particolare senza dare fastidio alla natura.
Molto meglio che il porto di Locarno.
Achi.