venerdì 8 novembre 2013

Una ‘riconversione’ che divide

Da la Regione

Da case di vacanza a primarie in Gambarogno: per la Commissione Pr è ‘sì’, per il Municipio è ‘no’

Favorire la riconversione delle abitazioni secondarie in primarie, soprattutto nel Basso Gambarogno, dove la situazione è critica. È la proposta formulata un anno fa dal consigliere comunale del Ppd Maurizio Mina, tramite una mozione. Sul tema, che verrà affrontato dal Legislativo nella seduta del prossimo 25 novembre, ci sono visioni discordanti. Da una parte la Commissione della pianificazione, presieduta dal Plr Daniele Ferrari, che nel suo rapporto invita ad approvare la mozione; dall’altra il Municipio, che nel preavviso raccomanda di respingerla. La Commissione afferma che Mina ha
presentato documenti editi dalla Confederazione – a sostegno di Cantoni e Comuni – con suggerimenti per cercare di limitare la case di vacanza e per “trasformarle” in primarie; non mancano neppure esempi pratici, già attuati da diversi Comuni. «Un obiettivo è sicuramente quello di promuovere le residenze primarie – scrive la Commissione –. Siamo quindi dell’opinione che uno studio approfondito della documentazione a disposizione sia opportuno, in modo da verificare se vi siano degli strumenti pratici idonei alla nostra realtà». Sull’altro fronte il Municipio. Pur condividendo lo scopo della mozione (trovare un giusto equilibrio fra primario e secondario), ritiene inappropriati tempi e mezzi proposti. L’Esecutivo, inoltre, fa il punto sui ricorsi contro i vincoli previsti dal Piano regolatore per le zone primarie e sugli effetti dell’iniziativa Weber, approvata dal popolo l’11 marzo 2012. Sulla sponda sinistra del Verbano gli alloggi secondari (concentrati soprattutto nelle frazioni del Basso Gambarogno) negli ultimi decenni sono cresciuti come funghi e oggi superano di gran lunga la quota del 20 per cento.
Da Weber ai ricorsi
Dall’ordinanza federale del 28 agosto 2012, in applicazione all’iniziativa Weber, «emerge chiaramente che per il nostro comune non possono più essere edificati nuovi appartamenti o edifici a destinazione secondaria – specifica il Municipio –. In questo senso le nuove domande di costruzione presentate sono tutte primarie e implicano così l’arrivo di nuovi domiciliati». Per i vincoli posti dal Pr su alcune zone, l’Esecutivo segnala che lo scorso luglio il Tram ha parzialmente accolto i ricorsi. Questo significa che in tali aree gli appartamenti secondari potranno mantenere il regime d’uso esistente e ciò – stando ai giudici – per scongiurare inopportune restrizioni ad alcuni diritti fondamentali. «Al di là degli aspetti giuridici, sicuramente chiari, nulla impedisce che un appartamento secondario possa, a giudizio e volontà del proprietario, essere trasformato in primario in ogni momento – prosegue il Municipio –. L’esperienza di questi ultimi anni insegna tuttavia che la richiesta di abitazioni primarie è presente nell’Alto Gambarogno, soprattutto a Contone, Quartino e Cadepezzo; ossia nelle frazioni dove le residenze secondarie sono praticamente inesistenti. Creare ulteriori zone primarie, oltre a quelle già previste dal Pr nel resto del Gambarogno appare poco sostenibile». Il modo migliore per attirare domiciliati (e quindi nuova linfa in zone attualmente inflazionate da letti freddi) è «creare le premesse di servizi, vivibilità e attrattiva finanziaria affinché le persone trovino le giuste motivazioni per insediarsi da noi».

4 commenti:


  1. Le proprietà sono dei privati e non dovrebbero essere,i comuni, cantoni, a decidere con leggi e altro, Alla fine il cittadino non ha piu'nessun diritto di decidere di vendere o aquistare alla fine si va verso il comunismo, resta solo di pagare salattissime imposte !.

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  2. Lei Anonimo ha perfettamente ragione e speriamo che il Municipio, che appare composto di persone intelligenti e di buon senso, ed anche i suoi collaboratori abbiano ad agire favorendo la proprietà privata e soprattutto cercando di evitare di danneggiare i proprietari di case e terreni. Quanto quest'ultimi (soprattutto se sono prorpietari del posto) possono guadagnare va poi tutto a beneficio dell'economia locale e quindi di tutta la popolazione

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  3. Bravi. È con questi ragionamenti che abbiamo svendute le nostre rive e ci troviamo ad essere una regione di letti freddi. Contano solo i denari del privato o anche il territorio e la vita in comunità hanno un prezzo?
    Viva Weber!

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  4. Meglio andare in altri Stati, per evitare tutte gueste storie inventate dai partiti Svizzeri.
    La Svizzera deve essere libera, e libertà come era fondementale nella costituzione Svizzera, con tutte queste leggi LA SVIZZERA NON é ATTRATTIVA e col tempo SI CREERÀ molte difficoltà con tutto il mondo, e i cittaddini !.

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