Il 4 dicembre 1882 si inaugurava la Bellinzona-Luino. A 131
anni di distanza la ferrovia è destinata a un cambiamento epocale poiché
diventerà una bretella dell’AlpTransit inserendosi sulla direttrice europea
Rotterdam-Genova. In prospettiva quali saranno i vantaggi e gli
svantaggi?Di T.V
Se ne è discusso lunedì a Luino in un convegno organizzato
dalla città lacustre con la Camera di commercio di Varese e quella svizzera in
Italia. Opportunità e preoccupazioni si sono intrecciate nelle varie relazioni,
dato per scontato il vantaggio di trasferire le merci dalla strada alla ferrovia
con indubbi vantaggi nel ridurre l’inquinamento. Ma su di tutto sembra pendere
il ritardo con il quale il settore italiano sta affrontando il futuro ormai
vicinissimo. Nel 2016 si attiverà l’AlpTransit e tre anni dopo sarà aperto anche
il tunnel del Ceneri. I tempi sono davvero stretti proprio perché una grossa
fetta delle merci imboccherà la sponda sinistra del Verbano:
Gambarogno-Luino-Novara-Alessandria-Genova. Oltre 90 convogli al giorno.
Interventi di ampliamento, binari raddoppiati. Non solo. «Anche le corse
raddoppieranno rispetto a oggi. In più: inquinamento fonico, vibrazioni,
sicurezza delle merci. Ecco le nostre fonti di preoccupazione», dice il sindaco
del Gambarogno, Tiziano Ponti intervenendo al convegno, ma aggiungendo che
«stiamo trattando con le Ferrovie federali per ottenere concreti interventi di
mitigazione».
«Noi puntiamo anche su una crescita dei trasporti turistici»,
auspicano il sindaco di Luino Andrea Pellicini e le altre autorità italiane. Non
sarà facile trovare un equilibrio fra merci e persone anche perché è evidente
che le ferrovie punteranno soprattutto sul traffico merci. Per Remo Clerici,
presidente dell’Ente turistico del Gambarogno, potrebbero esserci delle
opportunità anche in questo settore, ma sarà soprattutto necessario garantire le
condizioni ideali per le seconde case che rappresentano la componente maggiore
dell’ospitalità della riviera.
Per quanto attiene al servizio passeggeri, già attualmente ci
sono delle corse del TILO da Bellinzona alla Malpensa (meno di due ore di
viaggio): è un servizio molto apprezzato e per il direttore Roberto Tulipani, le
prospettive del TILO sono di un ulteriore potenziamento.
Certo ora bisognerà correre, soprattutto nella parte
italiana. Il progetto dovrà tenere conto di molte esigenze. Ad esempio passaggi
a livello e ponti. Per la città di Luino la linea è una grave cesura.
L’adeguamento delle infrastrutture richiederà ancora molto tempo sicuramente
oltre il 2020. Poi, durante la realizzazione delle opere, i convogli saranno
ridotti. Forse non è un male: nel frattempo saranno pronti i treni modernissimi:
meno rumori e meno vibrazioni.
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