Contone piange la scomparsa di Fulvio Rossi
Di Diego Invernizzi
Contone piange la scomparsa di Fulvio RossiIn un villaggio di campagna dove tutti si conoscono e si danno del tu, nulla passa inosservato.
Ogni tomba che si schiude, in particolare, scuote la gente e la mestizia s'impadronisce dei
sentimenti di coloro che, nei modi più disparati, aveva rapporti amichevoli o di parentela con
la persona scomparsa.
Quando poi l'evento luttuoso giunge improvviso nel periodo natalizio,
soltanto la fede dà una risposta ai "perchè" di chi soffre, 11 "rito silenzioso" si è verificato il
giorno di Santo Stefano quando a Contone s'è sparsa la notizia del decesso di FuJvJo Rossi,
un uomo schietto e brillante che si taceva amabilmente notare in qualsiasi ambito si trovasse.
Aveva 81 anni, ma il suo fare giovanile, le sue battute scherzose, la sua misurata eleganza,
mascheravano le incertezze della salute che da qualche tempo lo tormentavano. Fulvio Rossi
era un uomo integro e corretto, nato con la vocazione della pulizia, la portava in faccia, e si
capiva che non l'avrebbe tradita. Sul piano umano e professionale (è stato alle dipendenze
delle Officine FFS sino al pensionamento, meritandosi incondizionata stima e apprezzamento
da parte dei superiori) nessuno può avanzare riserve sul suo conto; durante la sua maratona
lavorativa ha fatto dell'etica professionale il suo biglietto da visita. Ma altri valori hanno
caratterizzato la sua esistenza. La famiglia innanzitutto, dove ha condiviso ogni istante con la
consorte Bianca nataBottini, creando una bella famiglia della quale andava giustamente fiero.
I figli Guido, Monica e Graziano (tutti sposati e genitori a loro volta) lo hanno ripagato con
cinque nipotini che considerava con orgoglio i "gioielli di famiglia". Anche in ambito sociale,
comunitario, politico e sportivo ricoprì ruoli importanti, ritenendo un dovere ogni sua mossa
che potesse tornare utile alla comunità, senza nulla chiedere. Sino a qualche anno fa, in
occasione delle sagre contonesi (quella di San Giovanni il mese di giugno e quella ancor più
nota della Benedizione del pane a Capodanno) emergeva la sua abilità di animatore, che
strappava il sorriso compiaciuto... al cassiere del Consiglio parrocchiale. Questo doloroso
evento, cosi crudele e improvviso, ha trasformato Contone in un tempio del dolore, ma una
voce nuova, fatta di ricordi, rieccheggia tra le stelle e dà conforto a chi è rimasto a piangere.
Un bagno di folla ha seguito in silenzio la Messa di deposizione che ha avuto luogo sabato 28
dicembre nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, dove di lì a poco (Capodanno)
avrebbe assistito, come ogni anno, alla benedizione del pane, un appuntamento che l'ha visto
sovente tra gli animatori dell'incanto dei doni. La cerimonia di commiato ha poi avuto il suo
epilogo al Crematorio di Riazzioo, tra la commozione dei numerosi presenti.
La "Voce del Gambarogno" partecipa al lutto dei familiari e porge loro le più sentite
condoglianze. D.I
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