Una prima in Ticino. A Biasca in queste settimane è terminata la copertura di un tetto a due falde con una tegola... fotovoltaica. A esser precisi l’innovazione non riguarda tanto le tegole in sé, in terracotta come quelle comunemente impiegate alle nostre latitudini, quanto piuttosto un pannello solare di nuova generazione chiamato Panotron, un ‘mini-pannello’ potremmo dire, che può essere inserito nella parte concava di ogni singola tegola.La regione
Una tecnologia collaudata in Germania che, dopo aver preso piede in Svizzera interna, è ora approdata nel nostro cantone. Come ci spiegano gli esperti in materia, attualmente si possono trovare diversi modelli di pannelli fotovoltaici sul mercato, di varie forme e dimensioni. Collettori solari che sono applicati da ditte specializzate – spesso provenienti d’oltre Gottardo – anche direttamente sulla struttura del tetto in pendenza. Moduli che però – differenziandosi notevolmente nelle misure dalle tradizionali tegole – non conquistano tutti. Una questione, questa, non puramente estetica. Basti pensare ai nuclei dei nostri paesi, vecchi quartieri tutelati a livello edilizio, dove vigono delle regolamentazioni particolarmente severe. È proprio qui che possiamo trovare un campo preciso di applicazione della nuova tecnologia. Un tetto munito di questi speciali pannelli non salta infatti all’occhio, proprio poiché si riconosce la sagoma delle tegole (della consueta grandezza). Inusuale, semmai, in queste futuristiche coperture, la superficie delle falde, perfettamente liscia, dal momento che la parte concava della tegola è, come spiegato, riempita dai moduli fotovoltaici.
Semplice da installare
Le tegole solari possono essere installate dalle ditte di copritetto (appositamente formate), con l’appoggio dell’elettricista. Nel borgo è intervenuta una nota carpenteria biaschese, la Ob Sa. L’iniziativa di edificare, in via Parallela a Biasca, una palazzina di quattro piani particolarmente rispettosa dell’ambiente, è partita dal titolare di questa azienda, ossia Omar Bernasconi. «Si tratta – ci dice – del primo edificio a plurifamiliare con tetto in pendenza che, grazie agli innovativi materiali impiegati, rispetta i severi standard Minergie». L’immobile – battezzato ‘Residenza Gemelli’, con nove appartamenti messi in vendita – ha una struttura massiccia prefabbricata. Per i pannelli multistrato in legno che compongono la palazzina, come del resto per i materiali impiegati nella copertura del tetto e nei rivestimenti delle facciate, si è fatto capo a fornitori svizzeri. Ma qual è – chiediamo – la resa effettiva di questa tegola innovativa? «Il tetto – spiega Bernasconi – ha una produzione complessiva di dieci kilowattora». Va da sé che il fabbisogno oscilla nell’arco dell’anno, a dipendenza delle fasce orarie. Si stima comunque che le nuove tegole riusciranno a coprire buona parte del consumo del palazzo, o meglio della domanda di energia, per il funzionamento delle lavatrici, l’illuminazione delle parti comuni e per alimentare l’impianto di riscaldamento, a termopompa ‘reversibile’ (in grado cioè di rinfrescare i locali in estate). Quando la produzione è più grande della domanda l’energia viene immessa direttamente nella rete. È possibile ottenere maggiori informazioni su questa tecnologia consultando il sito internet www.tecnopartners.ch . Le tegole sono fabbricate a Rapperswil, mentre i pannelli fotovoltaici sono forniti dal gruppo svizzero Gasser Ceramic.
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