COMUNICATO STAMPA
Magadino, 11 marzo 2015
Il Municipio di Gambarogno si oppone al progetto delle Ferrovie
Federali Svizzere (FFS SA) concernente la “Modernizzazione delle
infrastrutture ferroviarie nel Gambarogno”
Il Municipio di Gambarogno informa di aver inoltrato, in data 10 marzo 2015, opposizione
contro il progetto delle FFS SA, riguardante la modernizzazione delle infrastrutture
ferroviarie. Gli interventi previsti sono stimati in complessivi CHF 91'000'000 e si riferiscono:
- alla costruzione di un secondo binario tra Contone (km 161.000) e Quartino (km
163.700);
- alla sostituzione degli impianti di sicurezza di Magadino, San Nazzaro e Ranzo-
Sant’Abbondio con un unico impianto elettronico centralizzato a Magadino;
- all’automazione e l’integrazione della tratta Magadino-Ranzo-Sant’Abbondio nel sistema
di gestione del centro di Esercizio Sud di Pollegio;
- alla costruzione di un nuovo Edificio di Tecnica Ferroviaria a Magadino;
- al prolungo dell’attuale binario 4 alla stazione di Magadino-Vira per migliorare l’incrocio
dei treni merci;
- alla sostituzione e il potenziamento dell’impianto di linea di contatto e di alimentazione
nelle stazioni di Magadino, San Nazzaro e Ranzo;
- alla sostituzione e il potenziamento della linea di alimentazione ausiliaria tra Cadenazzo
e Magadino.
Rammentiamo che la linea ferroviaria del Gambarogno, oggetto dei proposti interventi,
attraversa i vari nuclei abitativi ed è stata inaugurata ufficialmente il 18 novembre 1882,
entrando in esercizio il 4 dicembre dello stesso anno. Giova qui ricordare che si sta
parlando di una linea a binario semplice costruita nel 19° secolo, secondo criteri da
“Gottardbahn” e dunque, pur con i dovuti aggiornamenti e miglioramenti, rimane una
vecchia linea ferroviaria, sicuramente inadeguata per far fronte ai prospettati aumenti
nella capacità di trasporto. In sostanza, viene raddoppiata la sua capacità. Non bisogna
inoltre dimenticare l’asprezza del territorio, i ricorrenti scoscendimenti e il fatto che sul solo
versante italiano sono presenti 1 passaggio a livello, 18 gallerie e 29 tra ponti e viadotti
che necessitano di importanti opere di risanamento; a conferma di questi timori
basterebbe ricordare che nel solo anno 2014 la linea è stata a più riprese chiusa per
questi eventi, sia su suolo italiano sia su quello svizzero.
Nell’opposizione il Municipio ha ribadito che in termini generali e in prospettiva futura il
progetto di sviluppo non può essere accettato in quanto, con i miglioramenti proposti, la
linea assumerebbe una capacità di trasporto tale che difficilmente sarebbero in seguito
studiate e valutate delle alternative. Riprendendo precedenti rivendicazioni, è stata
confermata la richiesta alle FFS e alla Confederazione affinché siano avviate tutte le
procedure pianificatorie e progettuali per realizzare, in tempi realisticamente sostenibili,
una galleria a doppio binario che attraversi tutto il Comune di Gambarogno, sgravando
così la vecchia linea ferroviaria dal trasporto di merci. Questa eventualità è già inserita a
livello di ipotesi, seppur a binario semplice, nella scheda di Piano direttore M6 AlpTransit e
progetti federali d’infrastruttura ferroviaria.
Nella posizione assunta dall’esecutivo sono stati riconosciuti gli sforzi profusi dalle FFS, con il
supporto dell’UFT, nel considerare alcune misure compensatorie richieste a seguito di una
precedente opposizione al progetto TRAFO e in seguito concretizzatesi con l’inserimento
nei progetti ferroviari delle opere di ammodernamento dei sottopassi di Via Isola Martella
(strada agricola) al Km 162.710, Via Cadepezzo (strada agricola) al km 162.926 e Via
Vairano (strada cantonale) al km 170.822. Tuttavia, tali misure compensatorie sono state
giudicate un primo passo nella giusta direzione auspicata, ma non sono sufficienti a
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mitigare l’impatto negativo del progetto che si intende realizzare e che sicuramente
penalizzerà in modo importante e duraturo la vocazione turistica e residenziale dell’intera
Regione.
Per questo, nell’opposizione, sono state avanzate nuove esigenze di intervento, di
coordinazione e di completazione dei piani, concretizzatesi nelle seguenti richieste:
- per il sottopasso di Via Vairano, al km 170.822, coordinamento con il progetto stradale
a monte, fino al tornante della Chiesa Parrocchiale;
- realizzazione di un sottopassaggio a Contone, in zona Monda;
- adeguamento del sottopassaggio al Km 163.700, tra la rotonda Pergola e la rotonda
provvisoria in direzione Magadino;
- adeguamento dei profili e dell’altezza dei due sottopassi di Sant’Abbondio e Caviano;
- adeguamento dei marciapiedi in tutte le stazioni esistenti;
- realizzazione di impianti di sicurezza per il controllo dei convogli;
- riduzione e ripresentazione del progetto per l’edificio di tecnica ferroviaria a
Magadino-Vira;
- presentazione di un programma lavori rispettoso della quiete pubblica e degli interessi
del settore turistico;
- presentazione di uno studio sull’impatto delle vibrazioni;
- compensazione finanziaria per interventi legati alla mobilità lenta:
- studio del problema faunistico.
L’opposizione presentata dal Municipio non ha sicuramente carattere defatigatorio inteso
ad ottenere vantaggi altrimenti preclusi. Più semplicemente, il senso di ingiustizia percepito
a livello popolare per l’impatto del progetto - per quanto concerne:
- il sacrificio di territorio;
- la sicurezza per le merci pericolose trasportate;
- la perdita di tranquillità per le vibrazioni e i rumori aggiuntivi;
- l’influsso delle correnti vaganti -
è tale che, quale rappresentante politico, il Municipio non ha potuto esimersi dal tutelare
le legittime aspettative della popolazione, cercando per quanto possibile di ottenere delle
misure che compensino almeno in parte i disagi subiti.
Il testo completo dell’opposizione è scaricabile dal sito web del Comune:
www.gambarogno.ch.
IL MUNICIPIO
BRAVI!! ERA ORA!!! GRAZIE!!!
RispondiEliminaBene , questo è sicuramente l'interpretazione del pensiero della popolazione tutta,e dei nostri ospiti.
RispondiEliminaChissà se i Verdi e protezione della natura e paesaggio, che tanto si son dati da fare per opporsi al raccordo verso Camorino, ora faranno altrettanto?
Bisognerebbe anche coinvolgere i comuni limitrofi del Luinese, i quali potrebbero altrettanto opporsi alle opere sul loro territorio.
Un'azione coordinata potrebbe avere sicuramente maggior peso, se l?italia dichiarasse che il percorso non è adatto a ricevere tale mole di traffico.
Ogni tanto bisogna anche avere la possibilità di ...sognare.
Ho l'impressione che anche il Gambarogno sta uscendo dal secolare mutismo .... le FFS devono capire che non si puo' sacrificare quel poco che una regione dispone per la sopravvivenza , e favorire le grandi Lobby della Svizzera Tedesca (che si sono scelti i" Porta borse anche in Ticino )". e del Ticino se ne sfottono.Tanto piu' che nei grandi investimenti delle F.F.S in Ticino , che operano , al 90% sono aziende di oltre Gottardo. a noi lasciano i muretti di contenimento , caditoie ecc ecc .
RispondiEliminaSicuramente un grazie va al nostro Lod. Municipio . Non dobbiamo sempre dire "va ben ......"