le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

mercoledì 30 maggio 2018

Vira Gambarogno:I 50 anni della Mostra internazionale di Scultura all’aperto

G’18 con grandi protagonisti   ed importanti testimonianze 
Dal 17 giugno al 9 settembre
Sono iniziati a Vira Gambarogno i lavori per l’allestimento della riconosciuta Mostra Internazionale di Scultura all’aperto. Quest’anno si festeggia il 50.esimo dell’importante appuntamento artistico iniziato nel lontano
1968 dal professore e artista Edgardo Ratti.Quell’anno risuonava l’eco del maggio francese e la contestazione giovanile s’accendeva tra piazze e scuole, anche in Ticino. Il Circolo di Cultura proponeva nel Gambarogno, concentrato nel villaggio di Vira, il Premio nazionale di Scultura all’aperto. Un successone di pubblico e di critica, tra favorevoli e contrari. Primo premio a Bernhard Luginbühl, allora 39.enne, con la monumentale opera in ferro “Zyklop”, oggi collocata in una piazza di Amburgo, secondo premio a Kurt Laurenz Metzler e terzo ad Albert Rouiller.
Oggi, cinquant’anni dopo, l’Associazione GambarognoArte, costituitasi nel 2000, propone dal 17 giugno al 9 settembrel’edizione numero 13 sempre tra le vie e le piazze di Vira Gambarogno, con il titolo “G’18 – Testimonianze”. Riunisce infatti alcune delle testimonianze artistiche lasciate da 17 artisti, nel frattempo scomparsi, che hanno fatto parte del nutrito drappello di 375 scultori le cui opere sono state presentate di edizione in edizione in quella che familiarmente viene chiamata G, e continua ad essere una delle massime rassegne nazionali e internazionali di scultura all’aperto. Di volta in volta si è estesa con appendici in altre località del Ticino, da Ascona a Minusio, da Bellinzona a Lugano, con sempre il suo nucleo e cuore pulsante, come nella prossima estate, nel suo alveo naturale. Lo fa con quella che si annuncia non tanto come una mostra di memorie e di ricordi, ma di confronti tra artisti che hanno concorso a fare la storia della scultura del nostro tempo all’interno di un evento, che ha contribuito in misura notevole e da una prospettiva culturale, a far conoscere il Gambarogno e questa parte del lago Maggiore a livello internazionale. 
Dunque 17 artisti, eccoli in ordine alfabetico: Arman, 
Franz Eggenschwiler, Giovanni Genucchi, Hans Ruedi Giger,
 Rosalda Gilardi Bernocco, Hans Josephsohn, Bernhard Luginbühl, 
Titta Ratti, Remo Rossi,
 Albert Rouiller,
Jean-Louis Ruffieux, Giancarlo SangregorioSascha Sosno, 
Mauro StaccioliWerner Stötzer, Peter Travaglini, 
Max Weiss. Riunisce quindi artisti internazionali tra i maggiori del Novecento, alcuni dei quali hanno partecipato a più riprese alla G, accanto ad altri che hanno contribuito in modo importante a qualificare la scena della scultura in Svizzera, nell’area svizzero-italiana e in Ticino. Tutti contraddistinti da una forte personalità, tutti in qualche modo protagonisti. Accanto a loro, una piazzetta di Vira accoglie 5 opere di Edgardo Ratti (Agno 1925), cofondatore e già presidente del Circolo di cultura del Gambarogno, iniziatore cinquant’anni fa ed organizzatore delle mostre della G fino all’anno 2000 e ancora oggi valido collaboratore di GambarognoArte.

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