La viabilità tra Gambarogno e Luino passa dal progetto Interreg
Partita la fase operativa per un investimento di 1'745'000 euro, totalmente finanziato dall’Ue, oltre 92'000 franchi, per la quota di cofinanziamento elvetico
Dopo l’ammissione e la garanzia di finanziamento del progetto Interreg, alcuni rappresentanti del municipio di Gambarogno e i rappresentanti dell’amministrazione di Luino, si sono trovati per dare avvio alla fase operativa, che si svilupperà nei prossimi tre anni per un investimento di 1'745'000 euro, totalmente finanziato dall’Unione Europea, oltre 92'000 franchi, per la quota di cofinanziamento elvetica.
L’obiettivo del programma di cooperazione Interreg V-A Italia - Svizzera 2014-2010, come riportato dal sito luinonotizie.it, è quello di facilitare l’integrazione tra gli stati membri ed i rapporti commerciali, sociali e culturali tra loro e con i paesi confinanti.
Il progetto, strutturato anche per valorizzare le risorse naturali, mitigare l’impatto del trasporto individuale motorizzato dei frontalieri e dei turisti, opererà sull’integrazione dei sistemi di trasporto pubblici e privati.
Il piano di mobilità aziendale, che coinvolge i comuni di Gambarogno, Cadenazzo e Sant’Antonino, si prefigge di creare una rete di trasferimento degli utenti dalle stazioni al posto di lavoro; il progetto "bike sharing", che mette a disposizione dell’utenza, una serie di biciclette elettriche per spostamenti su brevi tratte tra i punti nodali e il potenziamento del servizio su gomma tra il confine di Dirinella e il polo industriale sul Piano di Magadino, con cadenze semi orari nelle fasce di punta.
La prima linea di intervento, è dettata da un piano strategico nella regione di confine dell’alto lago Maggiore e del Ceresio occidentale, attraverso l’elaborazione di un masterplan della mobilità. L’opportunità è lo sviluppo di un sistema di relazioni fondate sul capitale "territorio". La valorizzazione delle reti esistenti, armonizzando i tempi dei collegamenti multi vettoriali anche con applicazioni di nuove tecnologie, quindi superando con politiche comuni e condivise i disagi al traffico veicolare dei lavoratori frontalieri.
La seconda linea, riguarda l’integrazione infrastrutturale per migliorare l’accessibilità e l’attrattività del trasporto pubblico e collettivo privato. L’esigenza, è quella di assicurare a Luino, quale snodo dei collegamenti verso il Gambarogno (Locarnese), il Bellinzonese e verso il Luganese, attraverso il lungo Tresa, un parcheggio di interscambio.
La terza strategia, è quella della "Smart Land", quale intervento volto a disincentivare l’uso dell’automobile nella fruizione ed attraversamento della regione di confine dell’alto lago Maggiore e del Ceresio occidentale.tinews
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