lunedì 20 luglio 2020

Gambarogno tra monti e lago.


Il locarnese è turisticamente conosciuto per 2 peculiarità. In pochi chilometri e con un solo colpo d'occhio si riesce ad abbracciare un territorio che parte dai 200m s/mare fino ai 2100 m s/mare.
I turisti, ma anche i residenti ora, apprezzano moltissimo questo paesaggio.
Salgono sulle montagne con i mezzi pubblici, con i mezzi privati, con le biciclette e sopratutto a piedi. Le nostre montagne sono à la carte : ognuno le può
" consumare " come meglio crede, senza grandi difficoltà.
C'è però un ma. 

E questo è rivolto al nostro bellissimo lago. Lago che riesce ad animarsi solo grazie alle piccole barche che si muovono in giornata.
Ma per il nostro ospite , il mezzo interessante è e sarà sempre il battello
Una amara constatazione : oggi si può ben  dire che il lago Maggiore, parte svizzera,  é un lago vuoto di battelli con un paio di corse giornaliere, tanto per dire che non si sono dimenticati del Gambarogno. Coprono una zona che solo qualche anno fa aveva  5 scali con tanto di servizi e impiegati a terra .
Se dalla parte destra del lago, in grazie ad Ascona e alle isole, c'è qualche corsa in più, sulla parte sinistra, a parte la navetta ( imperturbabilmente con il piccolo battellino, oramai quotidianamente stracarico) le corse giornaliere sono veramente rare. I bambini si infiammano quando riescono a vedere qualche battello che attracca dalle nostre parti: divertimento effimero e piuttosto raro.
e questo in netto contrasto con quanto  recita il mantra pubblicitario sul sito lago maggiore, (Scoprire il Lago Maggiore – bacino svizzero e i suoi paesaggi a bordo di un battello è un’esperienza unica. In questo angolo di terra, dove il lago ha i colori intensi e dove i paesaggi sono di una bellezza incantevole, una crociera sul lago renderà la vostra vacanza indimenticabile.)
Ma purtroppo tutto cio'  oggi non é possibile ,una tristezza vedere un lago senza il passaggio dei battelli tanto da farci rimpiangere la gestione italiana e scusate se é poco.
C'é da chiedersi come mai oltre confine i battelli sono pieni di turisti e da noi no.
Non sarebbe meglio rimettere la chiesa in mezzo al paese ,cioé ridare ai vicini peninsolani la gestione del lago maggiore si da farla ritornare un'attrazione per il turismo  anche dalle nostre parti.
Bisogna ammettere che da noi per il turismo ne siamo un pò negati, non sappiamo vendere il nostro prodotto più prezioso .
Ma del resto non è sufficiente investire parole e discorsi, ne abbiamo sentito fin troppo sulla navigazione, bisogna investire risorse, con testa e senso di responsabilità.

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