martedì 14 luglio 2020

La vita difficile dello Stiaccino

Uno studio sul piccolo volatile mostra come il drammatico calo della popolazione sia legato alla gestione agricola in Europa
La popolazione di Stiaccino è in calo netto in tutta Europa. Questo piccolo volatile migrante passa l’estate nel nostro continente e sverna in Africa. Uno studio, a cui ha collaborato anche la Stazione ornitologica svizzera, ha cercato di capire quale fosse la causa. Dopo anni di osservazione, i ricercatori hanno escluso lo spostamento verso altre zone e la distruzione dell’habitat nell’area di svernamento in Africa.
Sarebbe invece l’agricoltura europea a mettere a rischio la popolazione di Stiaccino: l’uccello costruisce i suoi nidi nei prati fioriti. Irrigati e fertilizzati sempre più intensamente vedono l’erba crescere più velocemente e “tagliata prima e più frequentemente”. Questo non dà il tempo agli uccelli di riprodursi, “le loro covate vengono falciate”. In più, i prati rasati meno ricchi d’insetti offrono poco cibo a questi uccelli, puramente insettivori.
“La popolazione svizzera dello Stiaccino si è dimezzata negli ultimi 20 anni”, scrive la Stazione ornitologica svizzera. “L’Altopiano e il Giura sono ormai praticamente abbandonati, e un preoccupante sviluppo si sta manifestando sempre di più anche nelle regioni di montagna”. C’è una soluzione? “L’uso di fertilizzanti e pesticidi deve essere ridotto. Nei prati, in cui sono presenti covate dello Stiaccino, è inoltre necessario lo sfalcio tardivo, a seconda dell’altitudine tra l’inizio e la fine di luglio”.TINEWS

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