Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

venerdì 2 settembre 2022

il “treno dei frontalieri” stenta a partire: «Serve adeguata intermodalità»

La nuova corsa delle 5.18 è stata finora inutilizzata. L'assessore Porfiri: «Bisogna costruire e spingere insieme il sistema, importante sia per la qualità di vita dei lavoratori sia per la viabilità»
 
Da Luinonews

 Il “treno dei frontalieri” stenta a partire: «Serve adeguata intermodalità» La nuova corsa delle 5.18 è stata finora inutilizzata. L'assessore Porfiri: «Bisogna costruire e spingere insieme il sistema, importante sia per la qualità di vita dei lavoratori sia per la viabilità» Tempo medio di lettura: 3 minuti Da lunedì 29 agosto due corse in più sulla linea ferroviaria S30, quella “dei frontalieri” che da Luino va verso Cadenazzo e ritorno, rappresentano un’aggiunta importante all’offerta dedicata a tutti gli abitanti del territorio che ogni giorno oltrepassano il confine per recarsi sul posto di lavoro. Nello specifico si tratta di una corsa con partenza alle 5.18 da Luino e arrivo a Cadenazzo alle 5.56 e una alle 17.04 sul percorso inverso, con arrivo nella cittadina lacustre alle 17.42. La decisione di provare a sperimentare queste due nuove fasce orarie risiede all’interno del progetto Interreg Smart Border, con l’obiettivo di favorire lo spostamento dei frontalieri verso il Piano di Magadino cercando di snellire il più possibile il flusso dei veicoli che quotidianamente conta circa 1.700 transiti sulla frontiera di Dirinella. E trova lo spunto preciso dai rilevamenti effettuati durante le fasi di sviluppo del progetto, dai quali era emerso come gli orari di punta del traffico automobilistico da e per la Svizzera fossero proprio quelli tra le 5.00 e le 6.00 e le 17.00 e le 18.00. Già da molti anni questo particolare progetto legato alla mobilità transfrontaliera impegna gli amministratori dei Comuni che “condividono” tale valico – Luino, Maccagno con Pino e Veddasca, Laveno Mombello e Gambarogno – nel confronto con la direzione di TILO per potenziare il servizio viaggiatori non solo in ottica lavorativa ma anche dal punto di vista turistico, sebbene dall’impresa ferroviaria sia stato messo in chiaro come la disponibilità in tal senso sarebbe stata possibile creando le premesse per aumentare l’utenza della linea, che si trova comunque a un livello piuttosto critico per quanto concerne il tasso di copertura dei costi; essendo soprattutto dedicata al trasporto merci, l’introduzione di nuove corse sulla S30 va subordinata alla disponibilità di tracce libere.
Da qui in poi sono state avviate, negli anni, le iniziative e gli interventi dedicati alla creazione dei posteggi di interscambio “Park and Ride” come quelli realizzati a Luino nelle aree della “Quinta Locale” e delle ex Parigine – per consentire sia, appunto, l’interscambio auto-treno sia il carpooling, ovvero la condivisione delle auto tra i lavoratori – e alla promozione di questa novità nelle modalità di spostamento. E ora, dunque, la nuova offerta ferroviaria che, però, stenta a decollare: nei primi giorni di attivazione, infatti, sono stati vicini allo zero i passeggeri che hanno approfittato della possibilità della corsa alle prime luci del giorno. Questione di “poca pubblicità”? Forse, ma non solo: «Ciò che serve è l’intermodalità – ribadisce l’assessora ai Trasporti del Comune di Luino Francesca Porfiri –. Questo sistema va costruito e spinto anche da parte delle aziende. Perché se i frontalieri arrivano a Cadenazzo e poi non hanno modo di raggiungere, da lì, il loro luogo di lavoro, non si va da nessuna parte (il cosiddetto servizio “navetta”, ndr). Da parte nostra continueremo a sollecitarle affinché ci si attivi anche in questo senso». «Questo è comunque un tema importantissimo – prosegue Porfiri – perché abbiamo molto a cuore sia la qualità di vita dei frontalieri sia la ricaduta sulla viabilità cittadina. Ridurre l’uso delle auto a favore di treno, bicicletta, condivisione dei mezzi privati è l’unica alternativa alla risoluzione dei problemi e si devono mettere in campo tutte le azioni possibili per il raggiungimento di questo grande obiettivo: comunicazione, sviluppo di un’adeguata intermodalità e incentivazioni». Da quest’ultimo punto di vista, Palazzo Serbelloni è al lavoro per attivare un’app dedicata che consenta di approfittare della condivisione dell’auto gratuita per tutti i frontalieri che aderiranno al progetto e anche di accedere a un sistema di premialità, con un pacchetto attualmente in fase di stesura: «Una volta pronto ci confronteremo con le associazioni dei frontalieri per capire insieme a loro cosa si può fare, oltre che a sollecitare nuovamente all’utilizzo del parcheggio Smart Border», spiega l’assessora ai Trasporti. Insomma, sono davvero tante le azioni correlate che occorrono e le realtà che hanno bisogno di interagire fra loro per far sì che il nuovo approccio a una mobilità transfrontaliera più sostenibile venga implementato, conosciuto e utilizzato sempre di più e che porti i suoi frutti su tutto il territorio. Non c’è dubbio, come conclude Porfiri, che «spingeremo su tutti i fronti per raggiungere l’obiettivo». Sarà importante, infine, dopo anni dall’avvio del progetto, capire se realmente l’offerta dei servizi corrisponde alla reale domanda dei frontalieri.

2 commenti:

  1. Le statistiche dicono 5.00-6.00. La realtà invece ci dice che il traffico dei frontalieri il mattino inizia alle 6.00 e prosegue fino alle 7.00-7.30. Come la mettiamo? Non ha senso prendere il treno alle 5.00!

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  2. Chi ha seguito la trasmissione alla radio ieri mattina , non può che concordare con quanto ha ribadito il sindaco del Gambarogno: i frontalieri che attraversano Dirinella sono in gran parte impiegati nell'artigianato, e non in fabbriche o uffici. Per cui il mezzo pubblico, che sia in partenza alle 5 o alle 6 cambia poco. Transitano chi va ai cantieri o chi raggiunge l'alto Vedeggio, evitando le colonne di Ponte Tresa. Soluzione parziale , anche con posteggi gratuiti. Forse rendendo anche il trasporto sul treno gratuito qualcosa potrebbe migliorare.

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