mercoledì 29 novembre 2023

Emanato l’ordine di abbattimento di cinque lupi: Una sconfitta per l'uomo


BELLINZONA - Il Consiglio di Stato, tenuto conto del parere vincolante dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) , ha emanato l’ordine di abbattimento «fino a tre lupi nati nel 2023» del branco della val Colla, di un lupo nato nel 2023 del branco Carvino, e di un lupo nato nel 2023 del branco Onsernone. Le decisioni saranno pubblicate sul Foglio Ufficiale
e hanno validità dal 1 dicembre fino al 31 gennaio 2024.Il Governo ha discusso nella seduta odierna la regolazione proattiva dei lupi in Ticino, basata sulla modifica dell’ordinanza federale sulla caccia (entrerà in vigore il 1° dicembre 2023). L’Analisi della situazione nel Ticino, elaborata dall’Ufficio della caccia e della pesca (UCP), attesta la presenza di tre branchi di lupo: Onsernone, Val Colla e Carvina. Alla luce di questi elementi e «considerando l’incremento delle predazioni di animali da reddito attribuite al lupo nel periodo 2022/2023 - si legge in una nota - il Consiglio di Stato il 15 novembre 2023 ha presentato all’UFAM una richiesta di regolazione per i suddetti tre branchi. Per Val Colla e Carvina, è stato chiesto l’abbattimento di 2/3 dei lupi nati nel 2023, mentre per il branco dell’Onsernone, viste le numerose predazioni registrate soprattutto nel 2022, è stata chiesta l’eliminazione». Con decisione del 27 novembre 2023, l’UFAM ha accolto le richieste di regolazione dei branchi Val Colla e Carvina ma ha solo parzialmente accolto la richiesta relativa al branco dell’Onsernone, autorizzando unicamente l’abbattimento di uno dei due lupi nati nel 2023. «La reiezione della richiesta di eliminazione del branco è stata motivata con l’assenza negli ultimi 12 mesi di predazioni di animali da reddito in situazioni protette nel perimetro del branco».L’UCP si adopererà per dare esecuzione a questi ordini nei limiti delle proprie possibilità, ritenuto che le aree occupate dai branchi sono molto estese e che le operazioni si svolgeranno in pieno periodo invernale. Va altresì considerato che l’UFAM ha imposto, in applicazione dell’Ordinanza federale sulla caccia, che le regolazioni avvengano in un contesto sociale (ovvero alla presenza di più lupi) e, cumulativamente, in prossimità di bestiame o abitazioni, affiche la regolazione possa avere un effetto educativo e disincentivante nei confronti del branco.

3 commenti:

  1. appena letto che qualche secolo fa le taglie sui lupi in Ticino venivano pagate doppio se si consegnava il lupo vivo. per poi ucciderlo a bastonate. Vedo che nulla è cambiato e un odio atavico serpeggia ancora tra la gente, che si rende più bestiale del lupo stesso!

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  2. L’importanza biologica ed ecosistemica dei grandi predatori è stata ormai ampiamente dimostrata. Le specie che si trovano al vertice della catena alimentare svolgono un ruolo fondamentale che ha ripercussioni su tutti i livelli successivi, dagli erbivori alle piante. Eppure ancora oggi in tutto il mondo lupi, puma, linci, coyote e orsi vengono uccisi, per proteggere i capi di allevamento e in nome di ataviche paure e perché, in fondo, è più facile premere un grilletto che cercare di imparare a coesistere.

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  3. Credo fortemente che ogni animale vada tutelato nella misura in cui non danneggi o non crei equilibri non supportabili. Un lupo non deve braccare capre e pecore, un gruppo di pecore non vano lasciate su un alpe sole senza accompagnamento. Insomma, da entrambe le parti serve una regolazione, l'uomo deve imparare a curare ciò che non vuole sia toccato, un lupo deve imparare che toccare una capra in presenza dell'uomo può costare un proiettile al sale nelle chiappe.... Ciara o mia ? basta piangere, basta titoli del ciufolo, cosa vor di "l'uomo ha perso"? Dio mio, povero mondo, se molti di voi avessero un decimo della sensibilità che mostrate per un lupo ma verso coloro che non arrivano a fine mese, verso chi è diverso, oggi abbiamo ancora i famosi bambini del 3° mondo e sem chi a discut da un luf che maia do pegor, vergognemes

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