martedì 23 luglio 2024

Porto in pillole

Tanto per tenervi aggiornati prima delle vacanze

Durante l’ultima seduta del cc, il municipio ci ha svelato i misteri del porto.

Termine dei lavori 2026 ( salvo imprevisti) L’accesso sarà autorizzato a lavori completamente terminati I ritardi : non si sono capiti bene i motivi degli enormi ritardi accumulati ( economicamente avrebbe già dovuto essere in attivo da ben 2 anni). Non è mancata la battutina che il tutto è stato causato dal referendum ( non dimentichiamo che lo stesso non ha avuto ragione per una decina di voti)                      Appalti fatti e rifatti, guerra in Ucraina, reflui dalla pandemia, cambi di progetto, maltempo… motivazioni accennate per giustificare un ritardo di oltre 2 anni (forse)

L’avanzamento dei lavori va con una tabellina di marcia, che viene costantemente aggiornata                                (vengono aggiunti i mesi di ulteriore protrarsi del cantiere). A tutt’oggi nessuna parte dell’opera è stata terminate e collaudata. La parte subacquea terminata da orami oltre un anno e mezzo , deve attendere fino al 2025 per una ulteriore perizia per il problema della corrosione. Sconosciute sono per questa parte le garanzie della ditta fornitrice: parte dal collaudo o dalla fine della posa ?                                                                                                                                                              La produzione dei frangiflutti procede a rilento, anche dovuto alla ubicazione del cantiere, poco spazio disponibile ( ma non era meglio produrli altrove e averli pronti quando il fondale era terminato?)

I costi: altro punto dolens: il progetto come votato dal cc e voluto dalla popolazione raggiunge tranquillamente i 26 milioni. Ora il municipio stà cercando una variante per contenere il tutto nei 23 milioni circa. Come? Si allestisce  un nuovo progetto per la parte a terra. Ridimensionamento della struttura fissa, ristorante più piccolo, nessun distributore di carburante ed eliminazione di buona parte dei posteggi.                                                                               Qui è poi emersa la furbata, che forse è sfuggita al presentatore : i posteggi vengon sì ridotti per allestire il nuovo credito suppletorio. Ma la struttura del posteggio sarà già dimensionata per un futuro ampliamento. Un escamotage per mascherare il costo finale?    Sui costi, anche dovuto all’enorme ritardo, pesano poi i rincari che devono essere riconosciuti alle ditte che operano. Anche qui la spiegazione è stata poco chiara: su domande precise, è parso di capire che il rincaro non è quello effettivo  dei costi di materiale e mano d’opera, ma   è una percentuale che è stabilita da una associazione mantello dell’edilizia che ne definisce il valore  a tavolino . Una clausola che è stata inserita nei contratti ( una vergogna sono stati definite queste clausole)  . Tanto più che alla ditta che ha fornito il fondale sono stati anticipati diversi milioncini da parte del comune, per comandare il materiale. Al momento non esiste ancora un aggiornamento “economico” sulla redditività dell’opera . I costi dell’investimento pesano ora marcatamente sulla gestione ordinaria.

Per contro neppure nessun contratto evidentemente di affitto o di vendita è sottoscritto finora. Il porto , è stato affermato, sarà un valore aggiunto per i possessori delle case secondarie , che con questa opera saranno stimolati a trasferirsi da noi .                                         Per i residenti sembra che potranno continuare ad usufruire delle boe, che dovrebbero rimanere dove sono.

Zio Bill 

Buone Vacanze

2 commenti:

  1. Che pasticcio. Par di capire che la situazione sia sfuggita da un controllo serio e accurato degno di un'opera di tale dimensione. Sembra uno scarica barile delle responsabilità. E ora, invece che chiedere un credito suppletorio, sarebbe giunto il momento di stoppare il tutto per qualche mese (tanto oramai non cambia più nulla) e fare allestire una perizia sia sul progetto, sull'esecuzione e sui costi, e poi ripartire da quel punto per cercare di concludere l'opera.
    Chissà se le nostre autorità dovessero pagare di tasca propria, procederebbero in modo tanto sciallo.

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  2. Fiore all'occhiello del nostro comune( da aggiungere all'erba delle strade , alla ruggine delle ringhiere cadenti, al disordine e sporcizia dei centri raccolta rifiuti....)

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