Da la regione
U.s. Gambarogno in difficoltà
Le notizie che provengono dagli ambienti calcistici dell'Unione Spor-tiya Gambarogno non sono rallegranti. C'è chi parla addirittura di scioglimento di una società che visse momenti di gloria nelle stagioni 1969-70 (campione ticinese di II divisione con promozione in I divisione) e 1970-7] (promozione in Divisione nazionale B) suscitando un'ondata di entusiasmo che contagiò l'intero Cantone. Artefice delle storiche imprese fu il presidente (o... padre-padrone) Walter Balestra la cui competenza gli consentì di formare una squadra che sapeva attirare attorno al campo di Cadepezzo per le partite decisive della promozione, dalle 3 alle 4 '000 persone. La società, poi logicamente rientrata nei ranghi del calcio regionale, si trova ora in difficoltà e le nubi che si addensano alla vigilia dell'assemblea prevista per il 13 maggio (ore 20) nel Salone comunale di Magadino, sono minacciose. Ce lo fa presente il presidente in carica Silvio Favini: «La società è finanziariamente sana ma ha difficoltà a proseguire. Scarseggiano i giocatori e le persone disposte a collaborare facendo parte del comitato sono sempre meno. Se non vi sarà una schiarita nel corso dell'assemblea, le cose si metteranno male». La delusione è leggibile sul volto di Favini, che comunque non si da per vinto: «Abbiamo un centro sportivo tra i più belli del Ticino, ma gli impianti, costati alcuni milioni, a chi servono se attorno ad essi manca l'entusiasmo e più nessuno vuoi fare qualche sacrifìcio? Si potrebbe non più iscrivere la prima squadra e proseguire n gli alievi e i veterani e le donne ma soltanto se l'assemblea scaturiranno i nomi di persone disposte a far parte del comitato».
Sfogliando l'ordine del giorno, balza all'occhio (trattanda n. 11) "l'eventuale raggruppamento con il Ec. Contone". Che sia questa la soluzione per salvare il salvabile ? Staremo a vedere. D.I.
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