giovedì 7 maggio 2009

U.s. Gambarogno in difficoltà

Da la regione

U.s. Gambarogno in difficoltà
Le notizie che provengono dagli ambienti calcistici dell'Unione Spor-tiya Gambarogno non sono rallegranti. C'è chi parla addirittura di scio­glimento di una società che visse momenti di gloria nelle stagioni 1969-70 (campione ticinese di II divisione con promozione in I divisione) e 1970-7] (promozione in Divisione nazionale B) suscitando un'ondata di entusiasmo che contagiò l'intero Cantone. Artefice delle storiche impre­se fu il presidente (o... padre-padrone) Walter Balestra la cui competenza gli consentì di formare una squadra che sapeva attirare attorno al cam­po di Cadepezzo per le partite decisive della promozione, dalle 3 alle 4 '000 persone. La società, poi logicamente rientrata nei ranghi del calcio re­gionale, si trova ora in difficoltà e le nubi che si addensano alla vigilia dell'assemblea prevista per il 13 maggio (ore 20) nel Salone comunale di Magadino, sono minacciose. Ce lo fa presente il presidente in carica Sil­vio Favini: «La società è finanziariamente sana ma ha difficoltà a prose­guire. Scarseggiano i giocatori e le persone disposte a collaborare facendo parte del comitato sono sempre meno. Se non vi sarà una schiarita nel cor­so dell'assemblea, le cose si metteranno male». La delusione è leggibile sul volto di Favini, che comunque non si da per vinto: «Abbiamo un centro sportivo tra i più belli del Ticino, ma gli impianti, costati alcuni milioni, a chi servono se attorno ad essi manca l'entusiasmo e più nessuno vuoi fare qualche sacrifìcio? Si potrebbe non più iscrivere la prima squadra e prose­guire n gli alievi e i veterani e le donne ma soltanto se l'assemblea scaturiranno i nomi di persone disposte a far parte del comitato».
Sfogliando l'ordine del giorno, balza all'occhio (trattanda n. 11) "l'e­ventuale raggruppamento con il Ec. Contone". Che sia questa la soluzio­ne per salvare il salvabile ? Staremo a vedere. D.I.

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