Dalle prime ore di oggi è in corso una vasta battuta sino al confine di Dirinella. Impegnate anche unità cinofile (nella foto, una squadra di agenti all'opera).
Forse ad una svolta l'indagine sull'assalto banditesco di venerdì 5 giugno alla stazione di servizio "Avia" di Ranzo, nel Gambarogno. Sin dalle prime ore di oggi, numerosi agenti della Polcantonale, con il supporto delle Guardie di confine, stanno perlustrando l'intero litorale tra Ranzo ed il valico di Dirinella alla ricerca dell'arma da fuoco - con ogni probabilità una pistola con proiettili calibro 7.65 - con cui un malvivente sparò a Luco Borretti, 51 anni, titolare del negozio annesso alla pompa di benzina, e lo ferì gravemente all'addome. Borretti, che è stato operato due volte nel volgere di poche ore, versa tuttora in gravi condizioni e si trova in stato di coma indotto.
La pista seguita dagli inquirenti, in assenza di testimoni del fatto di sangue e nell'impossibilità di raccogliere indicazioni dal ferito, punta sempre verso il confine, dove i delinquenti - parrebbe da escludersi, a questo punto, l'ipotesi del rapinatore solitario - sarebbero riusciti a riparare dopo aver sparato a Luca Borretti . Per rilevare eventuali tracce dei fuggitivi vengono utilizzate varie unità cinofile. Dell'inchiesta sono state interessate anche le autorità italiane. Mattinonline
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