Turismo: sarà crisi fino al 2011
Il dato è emerso nel corso della giornata dell’albergheria svizzera
Complice la crisi economica internazionale, lo scorso inverno i pernottamenti in Svizzera sono diminuiti mediamente del 6%, l'11% in Ticino e il 5% Grigioni. Una tendenza, questa, che continuerà almeno fino al 2011, per poi lasciare spazio a una lenta ripresa. Ne è convinta Hotelleriesuisse, l’associazione di categoria, che stamani a Lugano ha tracciato il bilancio dell’ultimo anno d’attività e presentato le sfide future. Secondo il presidente dell’organizzazione, Guglielmo Brentel, il resoconto degli ultimi mesi è negativo ma non è catastrofico e per superare indenni la tempesta è indispensabile puntare sulla qualità e sui servizi offerti.
Per Marco Solari, presidente di Ticino Turismo, i dati parlano chiaro: “ a Sud delle Alpi è giunto il momento di invertire la rotta, ripensare l’offerta e investire maggiori risorse nella promozione soprattutto attraverso il WEB, canale utilizzato da un numero crescente di persone per scegliere, prenotare e programmare le proprie vacanze.
Secondo le ultime proiezioni della SECO, quest’estate vi sarà in Svizzera un’ulteriore flessione del 7% dei pernottamenti. Il calo continuerà anche il prossimo anno e, per il biennio 2009/2010, dovrebbe raggiungere il 10%. Per promuovere e sostenere il settore, Hotelleriesuisse ha deciso quest'anno di investire nel marketing altri 15 milioni di franchi, oltre ai 70 milioni già stanziati.
TSI
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