venerdì 16 aprile 2010

GAMBAROGNO Con il voto del 25 aprile, tra auspici e timori, prende forma il nuovo Comune

Per il PLR “son tutte rose”, la Lega ha qualche dubbio
di PATRICK MANCINI
Manca poco più di una settimana alleelezioni nel Gambarogno.Dall’esito
dell’urna, che sancirà il nome dicinque municipali e di 30 consiglieri
comunali,prenderà ufficialmente formail nuovo Comune. La scorsa settimana
hanno presentato le loro intenzioniPPD-Generazione Giovani e
Gruppo Socialisti+Verdi+Indipendenti.Oggi tocca a PLR e Lega dei ticinesi
svelare le carte. Delle cinque compaginiin corsa,ne manca,dunque,solo
una all’appello. Quella dell’indipendenteGiuseppe Gaggetta. A lui è
dedicato l’articolo sulla destra.Per il PLR “son tutte rose”. La Lega
dei ticinesi, invece, ha qualche dubbioin più. Il nuovo Comune del Gambarogno,
alla vigilia del voto che ne decreterà volto e linea, non fa l’unanimità.
O meglio, la fa a livello teorico.Ma non pratico. «Io ci ho sempre
creduto. Il mio partito è pronto a lottare a favore di progetti importanti
per l’intera regione», dice Gianpietro Ferrari, presidente del PLR sezione
Gambarogno. «Anche noi siamo pronti. Ma siamo stati poco coinvolti
in questo processo di aggregazione
– gli fa eco Luciano Ranzoni, della Lega dei ticinesi –. Qualcuno sta già attuando
delle decisioni che, invece, sarebbero spettate al nuovo Municipio.
Ad esempio, chi l’ha detto che la sede centrale dei servizi amministrativi
deve essere a Magadino? Chi ha votato certi crediti? C’è un deficit di democrazia.
Mi spiace dirlo, ma così si parte con il piede sbagliato».
«Ora serve uno sguardo davvero globale»
Al di là delle polemiche, PLR e Lega hanno idee interessanti. «Nei primi
due anni – spiega Ferrari – bisognerà fare in modo che l’apparato amministrativo
raggiunga un certo livello di efficienza. Da Contone a Dirinella.
Senza eccezioni. E poi ci sono molte opere da realizzare o da far decollare.
Dal parco botanico al porto regionale. Prima il territorio frammentato
non permetteva di portare avanti
determinati progetti. Con il nuovo Comune non ci sono più scuse. Bisogna
valorizzare i sussidi che ci dà il Cantone». Anche la Lega invita cittadini
e autorità a pensare in un’ottica globale. «Vogliamo il completamento
del Piano regolatore – annota
Ranzoni –. E poi vogliamo essere protagonisti
attivi per quanto riguarda il progetto di collegamento autostradale
nel Locarnese». Il chiodo fisso della Lega, tuttavia, è la lotta contro gli
sprechi di denaro pubblico. «Prendiamo ad esempio il centro sportivo del
Gambarogno – riprende –. È stupendo.
È costosissimo. Ma è utilizzato solo per il calcio. Queste cose vanno
corrette».
Bisogna puntare su trasporti e turismo
Trasporti e turismo sono obiettivi di entrambi gli schieramenti. «Il Gambarogno
sta sempre più diventando
un luogo scelto per le residenze primarie
– puntualizza Ferrari –. Ma se vogliamo le famiglie, dobbiamo fare
in modo che le persone possano spostarsi
sul territorio senza disagi». «E questo vale anche per i turisti – aggiunge
Ranzoni –. I trasporti pubblici, al momento, non sono abbastanza
coordinati». Il tempo delle parole è quasi finito. PLRe Lega ora sognano
un “successone” alle urne. «La cosa importante è che gli eletti si rendano
conto che, rispetto al passato,
ora devono gestire una grande entità– sostiene Ferrari –. Ma sono fiducioso.
Scorrendo i nomi dei candidati,devo dire che ci sono persone davvero
in gamba». «Noi avremmo preferito un Municipio a sette seggi – conclude
Ranzoni –. Sarebbe stato più logico per un territorio così vasto. Credo, tuttavia, che un municipale riusciremo a piazzarlo. La gente sa che
lavoriamo bene».
dal GDP

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