lunedì 19 aprile 2010

Nube islandese, allarme Oms per i rischi alla salute

Dopo aver causato il blocco aereo nei cieli d'Europa, la grande nube di ceneri originata dall'eruzione dell'Eyjafjallajokull ora crea preoccupazione per le possibili ricadute sulla salute.

E' una sorvegliata speciale. La nube di polveri vulcaniche che progressivamente ammanta gli strati alti dell'atmosfera d'Europa tra i 6 mila e i 9 mila metri è nel mirino dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

L'agenzia delle Nazioni Unite per la salute è in allerta per le polveri. Al momento, dicono da Ginevra, la nube è alta nell'atmosfera, ma una volta a terra potrebbero esserci problemi per chi ha affezioni croniche alle vie respiratorie come gli asmatici.

In questo caso l'indicazione dell'Oms è di restare in casa e muoversi con le mascherine. Un rischio ancora lontano, immediatamente sopra la bocca del vulcano la nube è un mix di vapore d'acqua, di anidride solforosa, componenti di fluoruro e ceneri vulcaniche a base di silicio.

Questa eruzione non è stata alimentata da gas nocivi, dicono i vulcanologi, comunque per scongiurare effetti nefasti le autorità di Reykjavík hanno già distribuito maschere antigas.

Una parte della popolazione è stata evacuata per i rischi causati dall'innalzamento delle acque dopo lo scioglimento di parte del ghiacciaio e in Europa si attendono le analisi sulla composizione della nube.

Le componenti più sottili delle ceneri e i composti di zolfo e fluoruro, una volta discesi a terra, se inalati potrebbero aggravare le condizioni di salute di quanti siano già affetti da problemi respiratori.

Se la nube, invece, dovesse avere la forza di bucare la tropopausa, oltre i 12 mila metri, e finire nella stratosfera potrebbe restare lì per anni e determinare significativi cambiamenti climatici.

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