"auguri buone feste" ai lettori del blog,

venerdì 13 agosto 2010

La strada regina


La strada regina che va a pezzi

Una via internazionale tra il Verbano e il Ceresio
Da Magadino,il porto e la navigazione e Ponte Tresa, transiti commerciali e militari

Magadino: il Porto e la navigazione

Il porto di Magadino è stato per secoli uno dei più importanti punti di transito commerciale e dell’intero Cantone. Varrebe la pena tracciarne le linee storiche essenzili e toccare temi riguardanti l’evoluzione dei trasporti e della navigazione lacuale.
Per quanto riguarda gli aspetti commerciali, sin dal medioevo il porto di Magadino rappresentò per il Ticino
il più importante nodo di traffico mercantile verso sud.
Giunte dalle vie del Montecenerino e di Bellinzona, le mercanzie venivano qui stoccate e quindi trasportate
con barconi sulle acque del Verbano: per l’epoca la via più sicura ed economica. Il volume di merci che
passava per il dazio di Ponte Tresa era certamente inferiore rispetto a quella per Magadino, ma era
comunque rilevante.

Da Ponte Tresa transitavano soprattutto il bestiame proveniente d’oltralpe e diretto ai mercati lombardi, i
Singoli viaggiatori o i pellegrini. Spesso queste due vie venivano contemporaneamente usate per il
medesimo trasporto: commercianti con grossi carichi preferivano imbarcare a Magadino le merci dirette a
Milano, affidandole a spedizionieri, e proseguire il viaggio via terra attraverso il Montecenerino e Ponte Tresa.

Da Magadino si alza di quota fino a Orgnana da dove discende gradualmente a Quartino. Il tratto è inserito
Nella rete escursionistica ufficiale.
A Magadino vanno evidenziate alcune emergenze di interesse storico: il porto, le case con le cantine per lo stoccaggio delle merci, la chiesa parrocchiale. Il porto di Magadino era protetto da una fortificazione, della
quale resta resta testimonianza solo dei documenti. Da segnalare, lungo il collegamento altro tra Orgnana e
Quartino, la presenza di alcune trincee abbandonate: parte del sistema difensivo realizzato a controllo del
Lago.




Il dettaglio cartografico comprende il tratto tra Quartino e Sorencino, ultima frazione di Rivera. L’elemento più interessante dell’intero segmento è la cosiddetta “Strada romana” che da Quartino sale al Monteceneri.

Per quanto riguarda gli aspetti commerciali, sin dal medioevo il porto di Magadino rappresentò per il Ticino il più importante nodo di traffico mercantile verso sud.
Giunte dalle vie del Montecenerino e di Bellinzona, le mercanzie venivano qui stoccate e quindi trasportate
Con barconi sulle acque del Verbano: per l’epoca la via più sicura ed economica. Il volume di merci che
passava per il dazio di Ponte Tresa era certamente inferiore rispetto a quella per Magadino, ma era
comunque rilevante. Da Ponte Tresa transitavano soprattutto il bestiame proveniente d’oltralpe e diretto ai
mercati lombardi, i singoli viaggiatori o i pellegrini. Spesso queste due vie venivano contemporaneamente
usate per il medesimo trasporto: commercianti con grossi carichi preferivano imbarcare a Magadino le
merci dirette a Milano, affidandole a spedizionieri, e proseguire il viaggio via terra attraverso il
Montecenerino e Ponte Tresa.

Oggi questa via si trova in condizioni pietose: da Agno a Ponte Tresa ogni giorno lunghe colonne di autoveicoli “intasano” la strada per un difficile transito e pericolosità per i pedoni ( a quando la galleria
di circonvallazione ?).
La strada Romana ha bisogno di migliorie su diversi fronti * vedasi le foto con la situazione attuale
che la rendono impraticabile, un fondo irregolare per chi scende dal Monteceneri in bicicletta. Un pezzo di storia che va a pezzi; senza dubbio l’esempio più interessante e meglio conservato di strada ottocentesca dell’intero Cantone, merita di essere messa in valore e restaurata.
Ma dov’è la serie di pannelli con la duplice funzione di segnavia e di tavole informative con delle proposte tematiche elaborate sulla base di quanto suggerisce il tratto di territorio attraversato?

jclaude

Nessun commento:

Posta un commento