Pescatori gambarognesi preoccupati per la drastica diminuzione di catture e per il degrado ambientale, ma anche qualche raggio di luce
La preoccupazione per il degrado ambientale e la conseguente diminuzione di pesci nei corsi
d'acqua del nostro cantone è il tema dominante di ogni assemblea societaria. Come porvi
rimedio ? Virgilio Morotti - presidènte è appassionato pescatore della "Gambarognese"- non
ha potuto dare una risposta ai pescatori riuniti in assemblea a Piazzogna. "La situazione è
disastrosa" - ha detto ad alta voce - "il punto più dolente è il fiume Ticino dove nell'ultimo
decennio si è registrata una diminuzione dell' 80 per cento del pescato, dovuta soprattutto
all'irregolarità del livello dell'acqua. A soffrirne è soprattutto la trota che depone le uova in
acqua bassa". Morotti, nella sua meticolosa relazione, ha poi orientato i presenti (una
trentina) sulla situazione del Lago Maggiore: "// pesce persico è in forte calo, mentre per la
trota lacustre non ci si può lamenlre. Infuturo occorrerà però insistere con l'immissione di
un maggior numero di avanotti (150'OQO quest'anno contro gli oltre óOO'OOO degli anni
passati) se si vorrà evitare di trascorrere le giornate a portare a spasso ì cucchiaini delle
tirlindane". Segnalato pure il sorprendente regresso del gardon (che si credeva in espansione)
e l'inesistenza - salvo una fugace apparizione a Porto Ronco - di alborelle. Notizie confortanti
invece per il luccio perca, dovute alla nuova vasta area di protezione delineata tra la chiesa di
Magadino (sponda gambarognese) e quella di San Quirico (Minusio). In estrema sintesi
Moratti ha così valutato la situazione nel bacino del Verbano: "Mancano le fregole naturali: i
fondali sono ricoperti dal limo originato dagli spurghi errati del recente passato, dagli
scarichi abusivi, dall'inquinamento atmosfèrico, dalle buzze e dall'inciviltà di chi scambia il
lago per un immondezzaio". Parole molto chiare, seguite da un suggerimento: "Bisogna
creare nuove zone dì fregola, "arredarle" con materiale nuovo e non perdere altro tempo".
Da quanto abbiamo sentito in sala, il Cantone si sta muovendo... e questa è una buona notizia.
Morotti ha concluso la sua appassionata relazione toccando altri temi : la scala di monta nella
Vaile Vadina (dovrebbe venire inaugurata nel 2012 in occasione del centenario della società),
le nuove disposizioni per la pesca con le reti, la mancanza di uno stabilimento di riproduzione
da affiancare a quello di Maglio di Colla e la semina nei riali della montagna gambarognese,
tutti argomenti che hanno coinvolto nella discussione parecchi soci. La sua relazione si è
conclusa con la proclamazione dei vincitori del campionato sociale: nella categoria "Fiumi e
laghi alpini" ha vinto Alan Radaelli con una trota di 53 cm del peso di 1,600 kg; l'altra
categoria (Lago Verbano) è guidata da Nicolino Branca con la cattura di un esemplare di 65
cm del peso di 3,600 kg, ma solo il 31 dicembre si saprà se qualcuno riuscirà a far meglio. La
premiazione avrà luogo il 6 gennaio in occasione della "Gara della Befana".
L'assemblea è stata onorata dalia presenza di alcuni graditi ospiti dell'ambiente ittico cantonale:
Urs Luchinger, presidente sia della Federazione ticinese di acquicoltura che della Ceresiana;
Maurizio Costa, presidente della società Golfo di Agno; Claudio Jelmoni, presidente della
Società Locamese; Fabio Colombo, presidente della Società Onsernone-Melezza; Antonio
Caienazzì, presidente e responsabile dello stabilimento di pescicoltura di Maccagno (VA), Il
loro contributo alla discussione {"Attenzione agli eccessivi allarmismi diffusi dagli organi
d'informazione" ha ammonito Urs Luchinger) è stato molto apprezzato. Da parte nostra,
comunque, nessun "allarmismo": la realtà ci impone d'informare che oltre le prede anche i
pescatori sono in calo... La serata si è conclusa con uno squisito banchetto presso il
Ristorante Gambarogno di Piazzogna. D.I
d'acqua del nostro cantone è il tema dominante di ogni assemblea societaria. Come porvi
rimedio ? Virgilio Morotti - presidènte è appassionato pescatore della "Gambarognese"- non
ha potuto dare una risposta ai pescatori riuniti in assemblea a Piazzogna. "La situazione è
disastrosa" - ha detto ad alta voce - "il punto più dolente è il fiume Ticino dove nell'ultimo
decennio si è registrata una diminuzione dell' 80 per cento del pescato, dovuta soprattutto
all'irregolarità del livello dell'acqua. A soffrirne è soprattutto la trota che depone le uova in
acqua bassa". Morotti, nella sua meticolosa relazione, ha poi orientato i presenti (una
trentina) sulla situazione del Lago Maggiore: "// pesce persico è in forte calo, mentre per la
trota lacustre non ci si può lamenlre. Infuturo occorrerà però insistere con l'immissione di
un maggior numero di avanotti (150'OQO quest'anno contro gli oltre óOO'OOO degli anni
passati) se si vorrà evitare di trascorrere le giornate a portare a spasso ì cucchiaini delle
tirlindane". Segnalato pure il sorprendente regresso del gardon (che si credeva in espansione)
e l'inesistenza - salvo una fugace apparizione a Porto Ronco - di alborelle. Notizie confortanti
invece per il luccio perca, dovute alla nuova vasta area di protezione delineata tra la chiesa di
Magadino (sponda gambarognese) e quella di San Quirico (Minusio). In estrema sintesi
Moratti ha così valutato la situazione nel bacino del Verbano: "Mancano le fregole naturali: i
fondali sono ricoperti dal limo originato dagli spurghi errati del recente passato, dagli
scarichi abusivi, dall'inquinamento atmosfèrico, dalle buzze e dall'inciviltà di chi scambia il
lago per un immondezzaio". Parole molto chiare, seguite da un suggerimento: "Bisogna
creare nuove zone dì fregola, "arredarle" con materiale nuovo e non perdere altro tempo".
Da quanto abbiamo sentito in sala, il Cantone si sta muovendo... e questa è una buona notizia.
Morotti ha concluso la sua appassionata relazione toccando altri temi : la scala di monta nella
Vaile Vadina (dovrebbe venire inaugurata nel 2012 in occasione del centenario della società),
le nuove disposizioni per la pesca con le reti, la mancanza di uno stabilimento di riproduzione
da affiancare a quello di Maglio di Colla e la semina nei riali della montagna gambarognese,
tutti argomenti che hanno coinvolto nella discussione parecchi soci. La sua relazione si è
conclusa con la proclamazione dei vincitori del campionato sociale: nella categoria "Fiumi e
laghi alpini" ha vinto Alan Radaelli con una trota di 53 cm del peso di 1,600 kg; l'altra
categoria (Lago Verbano) è guidata da Nicolino Branca con la cattura di un esemplare di 65
cm del peso di 3,600 kg, ma solo il 31 dicembre si saprà se qualcuno riuscirà a far meglio. La
premiazione avrà luogo il 6 gennaio in occasione della "Gara della Befana".
L'assemblea è stata onorata dalia presenza di alcuni graditi ospiti dell'ambiente ittico cantonale:
Urs Luchinger, presidente sia della Federazione ticinese di acquicoltura che della Ceresiana;
Maurizio Costa, presidente della società Golfo di Agno; Claudio Jelmoni, presidente della
Società Locamese; Fabio Colombo, presidente della Società Onsernone-Melezza; Antonio
Caienazzì, presidente e responsabile dello stabilimento di pescicoltura di Maccagno (VA), Il
loro contributo alla discussione {"Attenzione agli eccessivi allarmismi diffusi dagli organi
d'informazione" ha ammonito Urs Luchinger) è stato molto apprezzato. Da parte nostra,
comunque, nessun "allarmismo": la realtà ci impone d'informare che oltre le prede anche i
pescatori sono in calo... La serata si è conclusa con uno squisito banchetto presso il
Ristorante Gambarogno di Piazzogna. D.I
Ma Moratti non é il Presidente dell'Inter?
RispondiEliminaGrazie
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