II trio "Speiecapiòc" ha aggiunto una perla di devozione popolare ai presepi
Da domenica pomeriggio una trentina di presepi eseguiti con cura da scolaresche, artisti e privati, fanno bella mostra nelle viuzze del nucleo di Vira Gambarogno. Molta gente, malgrado un vento fastidioso, ha preso parte alia giornata inaugurale, divertendosi tra le bancarelle e assaporando specialità gastronomi ce servite nelle piazzette tra una stretta di mano e l'altra. Naturalmente non mancavano le caldarroste accompagnate dal buon vino "brulé". lì brulichio delle persone che occupavano ogni spazio ha tolto un po' di visibilità ai veri attori (i presepi) della festa, ma per goderli in tranquillità, specialmente nelle ore serali quando sono illuminati, c'è tempo sino all'Epifania.
Se la vetrina dei presepi ricalca, in grandi linee, quella delie edizioni del passato, la novità di quest'anno è costituita da una mostra di "santini" (oltre duemila) e da piccoli oggetti sacri, esposti nella sala comunale di Vira. L'hanno voluta "i magnifici tre" (Waldis Ratti Arnoldo Pampini e Fabrizio Polatta, timonieri desìi Snelecaniacì dopo aver visionato la collezione - 8'000 pezzi - di Antonio Riva di Dumenza e ottenuto la eonaborazione ui quest'ultimo. "Sì rimane tneravìglìatinel vedere un'esposizione cosi ricca di santini - ha esordito la direttrice dell'Ente turistico Daniela Pampuri nel presentare la mostra -, immagini e figure di carattere sacro che fanno parte della nostra cultura religiosa. Ognuno ricorderà di aver trovato tra le pagine di un libro dì preghiere, sul comodino, o nella cornice dì una fotografìa di una persona scomparsa, queste immagini minute che raffigurano un santo protettore". La presentatrice ha noi fatto l'elenco di altri momenti di devozione (Prime comunioni, battesimi, cresime, matninonì, giubilei, ecc,) dove i santini tanno ancora la loro apparizione (... anche in tempi recenti non è diffìcile trovare santini che raffigurano i santi dell'ultima generazione, in particolare quelli dedicati a Papa Giovanni XXIII e a Padre Pio). Scostandosi dal percorso religioso e immettendosi in quello turistico, ha cosi concluso: "Questa esposizione, oltre che arricchire il già nutrito festival dei presepi, è l'occasione per aggiungere un tassello al dialogo transfrontaliere} con le valli del Luinese, già in atto con le Feste della montagna e con la realizzazione del sentiero Tra monti e lago' fiore all'occhiello degli escursionisti pedestri". D.I
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