Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume. (Nikita Chrušcëv)

martedì 29 marzo 2011

INTERROGAZIONE al CONSIGLIO DI STATO

Promesse finora non mantenute e urgenza d’intervento in materia di suicidi: quando il Governo intende adottare delle misure per ridurre il primato di suicidi presso la diga della Verzasca ?


Egregio Signor Presidente,
Gentili Signore / Egregi Signori Consiglieri di Stato,

mi riferisco al seguito dell’interrogazione parlamentare intitolata Il triste primato dei suicidi alla diga della Verzasca sopra Gordemo: si richiede un intervento urgente da parte delle autorità per arginare il fenomeno!”, che ho inoltrato in data 23 gennaio 2010 e a cui ho ricevuto tempestiva risposta in data 2 marzo 2010 (cfr. Risposta no. 145 del 2.3.2010).

In merito, mi preme rimarcare – oltre ai dati inesatti contenuti nella vostra Risposta (da segnalazioni credibili pervenute da gente del posto pare infatti che il numero reale di suicidi commessi in loco è nettamente più alto di quello da voi indicato) – il contenuto di quanto da voi affermato in risposta alle Domande no. 2 e 3.
E più precisamente, in risposta alla mia sollecitazione per la quale occorrerebbe “collocare una rete metallica lungo la muratura della diga della Verzasca, come avviene già in molte torri e grattacieli sparsi nel mondo”, il Consiglio di Stato rispondeva come segue, accogliendo de facto la mia proposta d’intervento:

- “Il Consiglio di Stato ritiene opportuno che si realizzino misure atte ad evitare l’attrattività della diga della Verzasca per chi intende porre fine ai propri giorni attraverso il suicidio. Il proprietario dell’impianto ha dato la propria disponibilità ad esaminare le possibili soluzioni” (Risposta alla Domanda no. 2).

- “I servizi dello Stato asseconderanno il proprietario nel definire possibili provvedimenti dissuasivi di tipo fisico da adottare in funzione della loro fattibilità tecnica e della presumibile efficacia.
La soluzione non è facile in quanto si tratta di coniugare le esigenze di efficacia, di fattibilità tecnica, di sopportabilità economica e di agibilità dell’impianto” (Risposta alla Domanda no. 3).

Ora, alla luce di quanto ammesso e dichiarato dallo stesso Consiglio di Stato, e vista l’incontestata urgenza di intervenire affinché siano evitate ulteriori morti fra persone che si trovano in situazioni di fragilità psicologica in momenti delicati della loro vita, mi permetto di chiedere al Consiglio di Stato:

1) Come promesso nella sua Risposta del 2 marzo 2010, il Consiglio di Stato si è nel frattempo attivato, in collaborazione con il proprietario dell’impianto, per trovare delle soluzioni praticabili atte a ridurre o ad eliminare il rischio di suicidi presso la diga della Verzasca?

2) Se sì, quali passi concreti sono stati finora compiuti dal Consiglio di Stato?

3) Se no, quando intende intervenire concretamente il Consiglio di Stato per applicare quei “provvedimenti dissuasivi di tipo fisico” promessi nella sua citata Risposta?

4) Il Consiglio di Stato resta convinto dell’urgenza di intervenire per arginare il fenomeno dei suicidi presso la diga della Verzasca?


Per una vostra sollecita risposta ringrazio anticipatamente.


Con rispettoso ossequio:


Silvano Bergonzoli


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