Luino tutti presenti i sindaci Italiani ,fanno eccezione le nostre autorità sia gambarognesi che bellinzonesi.
Da un po` di tempo ,non si sa se sia perché il nostro sindaco é alle prese con la montagna più lontana dal centro della terra ,ma le nostre autorità cannano spesso e volentieri gli appuntamenti importanti, dai matrimoni alle inaugurazioni.Certo che oggi a Luino nessuno se ne sarà accorto dell'assenza delle nostre autorità,ma comunque marcare visita a certe manifestazioni sarebbe pure importante,speriamo che la colpa non ricada sempre e solo su disguidi interni nell'amministrazione come per le votazioni e l'appuntamento con il matrimonio di S.Nazzaro.Detto ciò proviamo, con le parole e la foto del nostro amico Massimo Soncini, del Giornale del Ticino, a raccontarvi un pò di storia del trenino Bellinzona- Malpensa
Tanti “Tilo” da Bellinzona a Malpensa. Mancano solo i passeggeri…Stamane presentazione in pompa magna del nuovo servizio con sette coppie giornaliere di convogli sul percorso completo. Di che rallegrarsi? Manco per nulla: è un regalone fatto da Bellinzona ai milanesi, ma di transfrontaliero non c’è nulla. Come dimostrano le nostre statistiche (noi le abbiamo, alla “Trenord” no…).
Non potevamo non andare: al caffè gentilmente offerto, tuttavia, abbiamo preferito quello di messer Marco Rossi e della gentile consorte nel bar della stazione di Luino. Un po’ perché i Rossi sono di una simpatia unica, un po’ perché ci sentivamo in colpa verso Raffaele Cattaneo, assessore regionale della Lombardia con competenza su infrastrutture e trasporti: insomma, sii almeno dignitoso nel non fingere amicizia, quando hai sentito tali e tanti pastrocchi negli enunciati a corollario dell’inaugurazione di un servizio ferroviario com’è il “nuovo” Bellinzona-Cadenazzo-Luino-Gallarate-Malpensa attivato oggi in forma stabile, ovvero con sette coppie di convogli nell’una direzione e pari disponibilità nell’altra.
Del programma operativo, articolato su trasporti “Tilo” (modelli “Flirt” Etr-150 e “Flirt” Etr-524, quelli corti e quelli lunghi, insomma), nulla di male si può dire trattandosi di materiale rotabile eccellente: onore ai progettisti ed ai tecnici dell’elveticissima “Stadler rail Ag” in quel di Bussnang, Canton Turgovia, perché “a bordo si sta bene, altro che le ciofeghe cui siamo abituati”, e la frase è stata colta da un utente peninsulare avvezzo a viaggiare in versione arrosto durante l’estate e nel formato pollo congelato fra novembre e marzo. L’ha detto anche Andrea Pellicini, sindaco di Luino: “Siamo sempre felici quando vediamo transitare questi treni dalla nostra stazione”; e per un attimo ci è sembrato non già un maggiorente della città già perla in sponda magra del Verbano, ma lo sceriffo bonario di un villaggio del West nel quale sia finalmente giunta la strada ferrata. Ha aggiunto, Andrea Pellicini, che “questa offerta toglie Luino da uno storico isolamento”. Capperi: se si fosse saputo che così poco bastava, forse ci saremmo messi la mano sul cuore già qualche anno addietro.
Un po’ meno è piaciuta la prosopopea di altri che hanno mischiato burro e ferrovia (quando si dice il caso) cavando dal cilindro asserzioni preoccupanti. Name Vorname Klasse: Raffaele Cattaneo, con cui non la si ha per principio (anzi, di lui apprezziamo alcuni risvolti personalissimi) ma che a volte le spara grosse, è andato lungo con la frizione. Concetto sintetizzato: con i “Tilo” si rende accessibile Malpensa da Bellinzona, con i “Tilo” si fa un favore enorme al frontalierato. Ora: nel primo caso, i tempi di percorrenza sono nell’ordine di ore due e minuti 20, e dalla capitale ticinese arrivi quasi a Zurigo, in 140 minuti, almeno con la certezza che là troverai l’aereo che ti serve (a Malpensa, invece, garanzia scarsa); sul secondo aspetto, si sarebbe volentieri domandato quanti siano i frontalieri che si servono del treno per risalire in landa sopracenerina. Peccato che una conferenza-stampa non sia stata indetta e che la cerimonia sia stata per l’appunto cerimonia, guai a disturbare il manovratore. Con soverchia discrezione ed in separata sede abbiamo allora provato ad interloquire con un funzionario: “Scusate, avete statistiche sul flusso di frontalieri a mezzo rotaia?”. Risposta: “Dovrei guardare in ufficio”. Controreplica: “Guardi, le si risparmia la fatica. Abbiamo fatto noi i calcoli, con indagine empirica su un periodo di sei settimane non consecutive”. Beh, dica. “3.8 persone per convoglio in attraversamento, facendosi astrazione dal mercoledì quando dalla Svizzera tedesca i turisti calano ancora su Luino per il mercato. E ci permettiamo di sostenere che quelli non rientrano fra i frontalieri”. Commento altrui tra lo sconsolato ed il perplesso: “Beh, si tratta di abituare la clientela…”. A mollare l’auto per salire su un “Tilo” verso Riazzino o Cadenazzo? Via, un po’ di quella roba.
Aggiuntina, ed altro quesito rimasto nell’aria: quante sono le criticità fra Luino e Gallarate, intendendosi per “criticità” le situazioni di disservizio o di assenza del servizio? Rilevazione del “Giornale del Ticino”, periodo considerato un mese a cavallo tra settembre ed ottobre, anche qui con sosta in ciascuna tra le fermate: ne abbiamo contate 117 tra biglietterie chiuse da epoche, pannelli luminosi fuori uso, obliteratrici che non timbrano, macchinette automatiche non funzionanti ed autentici pericoli per l’utenza (a Laveno Mombello, che pure non è località minima, uno rischia di sprofondare nei seminterrati solo che si sposti di cinque metri oltre il limite dell’edificio-stazione). Le foto scattate a Luino (in allegato ampio “dossier”) raccontano dell’incuria diventata cagione di sfacelo; e questa è solo una parte. Ma affermano che si provvederà. Lo affermano da anni.
Non ci è piaciuta nemmeno la mezza imboscata con schieramento di sindaci del territorio, fasce tricolori in quantità, il treno interessava a pochi mentre si è avuta l’idea di un’operazione a tenaglia per rivendicare il pagamento dell’ormai celeberrima quota dei ristorni. Lo stesso Raffaele Cattaneo ha provato a sostenere quel che ci suona stranissimo: pensate, ormai i problemi nei rapporti fra Svizzera ed Italia erano sul punto di venire risolti, e proprio in quel giorno è caduto il Governo presieduto da Silvio Berlusconi. Tipo: se l’Esecutivo romano fosse rimasto in piedi ancora 12 ore, ogni vertenza si sarebbe appianata. Compresa la cancellazione della Svizzera dalla “black list” di ispirazione tremontiana? Compresa la sostanziale inaccessibilità del mercato del lavoro italiano alle imprese elvetiche? Compresa la sperequazione nei cosiddetti “Bilaterali”? Tutto a posto, e disdetta, eravamo lì lì per chiudere il negoziato? Peccheremo di diffidenza, ma sono balle. E nel vuoto è caduto l’incredibile appello speso ad uso ed a consumo dei sindaci medesimi: “Dal momento che siamo qui, dal momento che i nostri rapporti sono di reciproca fiducia, fateci un bel regalo di Natale”. Sì, ciao, vallo a dire a quelli che i ristorni si sono da sempre trattenuti per due o per tre anni prima di riversarli (in parte soltanto, sapete, ci sono spese amministrative...) agli enti locali.
Altro sta in quel che abbiamo raccolto. Marco Borradori, direttore del Dipartimento cantonale territorio, ha pietosamente glissato sulle manchevolezze altrui e si è detto fiducioso. Restano due cose sicure come l’oro: a) di transfrontaliero questa linea non ha nulla se non i binari; b) il servizio “Tilo” va soltanto a vantaggio dei pendolari da località italiana a località italiana. A proposito: il treno speciale per dignitari e stampa, partenza da Bellinzona alle ore 9.45, è giunto a Luino con forte ritardo causa sosta inattesa a Magadino. Inattesa? Bisognava dare precedenza ad un convoglio in arrivo dall’altra parte…
Pago il biglietto col telefonino, o sarebbe meglio pagare sul treno, EURO O FRANCHI SVIZZERI, PER GLI SVIZZERI CON IL CORSO DEL EURO BOVREBBE AGGIRARSI ALMENO 20% IN MENO.
RispondiEliminaAlmeno ci sarebbe un funzionario che controlla.
caro blogger
RispondiEliminasegnalo che anche il sottoscritto non ha partecipato all'inaugurazione del collegamento con la Malpensa per impegni già assunti precedentemente, tengo anche a sottolineare che l'invito da parte di FFS é arrivato il giorno 6 dicembre 2011 dopo le
18'00,per posta elettronica, in pratica quindi il 7 dicembre 2011, quindi due giorni prima dell'evento, mi sembra che ci sia poco da commentare in merito alla
tempestività delle FFS
Remo Clerici, Presidente GT
Caro Presidente.
RispondiEliminaquesto era un evento noto da tempo. a parte la comunicazione che abbiamo letto in copia ci risulta che la sua collaboratrice e un membro comitato dell'ente turistico erano a Luino.Se l'ha fatto l'ente poteva farlo anche il comune Bastava un rappresentante anche senza il gonfalone.A volte basta poco quando c'é la volontà