Per l’ATA è una politica dissuasiva «da piangere!»
Il cambio d’orario di ieri è stato accompagnato da un aumento dell’1,2% del prezzo dei biglietti del treno. Tuttavia, un aumento così moderato resterà un’eccezione per molto tempo. Infatti, nei prossimi sei anni, i viaggiatori dovranno aprire ulteriormente i cordoni della borsa. Per finanziare lo sviluppo delle ferrovie, il Consiglio federale intende aumentare indirettamente i prezzi. Anche le compagnie ferroviarie prospettano degli aumenti supplementari. Nell’insieme, tutto ciò potrebbe tradursi nei prossimi sei anni in un rincaro del 27%.
Per l’ATA Associazione traffico e ambiente, un tale aumento è troppo perché rischia disincentivare un’ampia fetta della popolazione ed è contrario sia agli interessi delle compagnie ferroviarie sia alla salvaguardia del clima. Oltre a ciò, le FFS riducono o sopprimono diverse prestazioni molto apprezzate. Non sarà infatti più possibile acquistare il biglietto sul treno e sarà più caro decidere spontaneamente di viaggiare in 1ª classe sfruttando il biglietto cambio di classe.
Per l’ATA questa politica tariffaria dissuasiva fa solo venir « da piangere! ». Già nello scorso mese di luglio, l’ATA aveva indirizzato alla ministra dei trasporti, Doris Leuthard, una petizione firmata da 10'600 persone che protestavano contro il previsto aumento dei prezzi dei biglietti. Lunedì mattina, diversi militanti dell’ATA hanno distribuito più di 8'000 pacchetti di fazzoletti in diverse stazioni della Svizzera: Aarau, Basilea, Berna, Bienne, Briga, Délemnt, Ginevra, Interlaken, Losanna, Lucerna, Lugano, Martigny, Neuchâtel, Pfäffikon SZ, Romont FR, Sion, Spiez, San Gallo e Thun.
L’imballaggio dei fazzoletti presenta uno slogan che invita a visitare il sito internet dell’ATA www.da-piangere.ch. I viaggiatori vi troveranno informazioni dettagliate sui previsti aumenti di prezzo e sull’iniziativa dell’ATA «per i trasporti pubblici» che chiede una ripartizione più equa dei proventi dell’imposta sugli oli minerali che consentirebbe il finanziamento dei lavori urgenti di ampliamento della rete ferroviaria, senza un aumento eccessivo del prezzo dei biglietti.
Inoltre, sul sito www.da-piangere.ch è presente un sondaggio per valutare il grado d’approvazione fra gli utenti dell’aumento dei biglietti ferroviari. Fra tutti coloro che parteciperanno saranno estratti a sorte dei simpatici premi. Il primo premio consiste in un «Rail check» dal valore di 250.-, corrispondente all’aumento dal 2010 del prezzo dell’abbonamento generale (AG) di 2a classe. Il secondo premio consiste in due carte giornaliere di 2a classe. Mentre il 3°, 4° e 5° premio corrispondono ad un «Rail check» dal valore di 50._, che equivale all’ultimo aumento dell’AG entrato in vigore lo scorso 11 dicembre.
IL treno non va' con il carburante diesel molto caro, nel sistema ferroviario non ce poco o assente personale, bisognerebbe diminuire il prezzo del biglietto.
RispondiEliminaI carburanti sono aumentati molto la forza alta tensione poco, poi le ferrovie hanno le sue centrali elettriche a buon mercato.
Le prestazioni sono quasi assenti.
Per questo i prezzi dei biglietti non dovrebbe aumentare ma diminuire.
Con il franco svizzero forte acquistano il materiale rotabile all'estero a buon mercato, i treni completi ,
e guadagnano col cambio il prezzo del biglietto per chi va in altre nazioni.
Spendono molto in inserzioni e reclam inadatte.
Chi lo ha visto.