Ed eccoci,come avevamo annunciato, l'arrivo degli asfaltatori. Cacciati dai paesi turistici del locarnese. Puntuali come il big bang,senza sbagliare neanche il giorno di inizio lavori mercoledì di mercato a Luino, iniziano a bloccare strade e a creare colonne di auto .I lavori sono sicuramente necessari, da tempo questo pezzo di strada dava segnali di cedimento, ci chiediamo come mai si abbia atteso così tanto per sistemare l'asfalto e perché proprio di mercoledì.
I limiti della decenza li hai superati. Ora si cambia registro...
RispondiEliminauhela arriva minacciopoli
RispondiEliminanaturalmente anonimo
RispondiEliminaSembrerebbe che quanto constatato dagli automobilisti e portato a conoscenza del pubblico dia fastidio a qualcuno.Le domande che ci si pone sono:
RispondiElimina-corrisponde al vero che i lavori sono inprocastinabili?
-corrisponde al vero che esiste un pericolo per l'utenza dovuto ad un degrado improvviso del sedime?
-corrisponde al vero che si è deciso di operare in piena stagione estiva e in giornate di forte trafficosulla litorale?
-chi pianifica questo tipo di lavori conosce il territorio dove opera?
Ebbene ,rispondendo a queste semplici domande(sicuramente retoriche per qualcuno!)ognuno potrà farsi un giudizio sui lavori in corso.
L'intervento del primo anonimo ,dimostra forse tanto impulso:la minaccia probabilmente è rivolta al responsabile dell'esecuzione dei lavori.
Non è sicuramente pertinente tale minaccia.
la questione é semplice: nei comuni locarnese il Cantone non può eseguire lavori del genere a partire da giugno fino a settembre per i motivi che ovviamente tutti sappiamo.
RispondiEliminaI ben pensanti del cantone allora cosa fanno? fanno i lavori nel Gambarogno.
La colpa questa volta é tutta del Cantone, anche se il Municipio Deve prendere posizione manifestare la sua contrarietà.
Se non mi credete andate nell'archivio della Regione e cercate le lettere dei lettori, sono decine che negli anni segnalano la differenza di trattamento riservata ai comuni del Gambarogno rispetto a quelli della sponda locarnese