mercoledì 24 ottobre 2012

Al Ristorante Rodolfo


Vira Gambarogno
Al Ristorante Rodolfo
non “Km zero”, ma poco ci manca!

È  di moda di questi tempi tra i ristoranti proporre pietanze “a km zero”. Si tratta di buona cosa per quanto offre come materia prima il nostro territorio, anche se non proprio tutto si può trovare fuori dalla porta di casa per piatti che per loro composizione sono proprio “esotici” o comunque tipici e caratterizzanti di altre regioni. L’inventivo chef Waldis Ratti di Vira Gambarogno ha dunque deciso di far sapere quello che lui già fa da anni: proporre il più possibile prodotti che provengono dalla regione locarnese, dunque con rifornimenti nel giro di poco più di una decina di chilometri.
Il suo Ristorante Rodolfo per esempio da anni ha fatto della “Frittura di pesce di lago” - proposta in carta una trentina di anni fa quando era cosa strana e appunto lui era l’unico in questo genere ora seguito da molti, anche in locali che propriamente non si affacciano sul Verbano – una attrazione culinaria. Poi le sue proposte a tema sono sempre state incentrate su pietanze consumate nei tempi lontani dalla popolazione del Gambarogno: propone ancora periodicamente “I oss in bögia”, la gallina ruspante bollita, la carne di capra o di asino preparata come fu nelle case contadine del luogo, oppure il pesce del lago di casa sua preparato con dovizia ma con un occhio alla tradizione, oppure ancora anni fa ha contribuito a valorizzare i formaggi di capra e quelli dell’Alpe Montoia sulle montagne di Indemini.
Per questa prima metà di novembre Ratti ha deciso di restringere ancor più il cerchio del suo territorio di rifornimento, acquisendo proprio tutto il possibile nel Gambarogno. Perciò ha stretto limitativi accordi per le forniture con il macellaio di Vira Nicolino Branca e con la contigua pescheria di Walter Branca, con la dirimpettaia panetteria e pasticceria Marnin, con Silverio Sargenti che alleva le sue capre e produce formaggi a Magadino, con il pastificio Simona sempre di Magadino, con lo specialista delle paste ripiene “L’Oste” di Quartino, con il produttore di Vini “Cantina il Cavaliere” di Contone e con i produttori di verdura e ortaggi del Piano di Magadino. Con questo bouquet di fornitori può veramente vantare di proporre una cucina del territorio, senza millantare il famoso Km zero” oggettivamente difficile da raggiungere se si vuole comunque proporre una cucina variata e completa.
Dunque a partire da lunedì 29 ottobre al Ristorante Rodolfo inizia la quindicina denominata “Quasi tutto dal territorio del Gambarogno”, con proposte culinarie che poi rimarranno nella proposta regolare del ristorante. Si inizia a mezzogiorno con la prima proposta del “piatto del giorno” che pure rispecchia la filosofia della quindicina. Dalla sera entra in funzione la carta che verrà riproposta con differenti variazioni fino al 17 novembre. È da ricordare che il ristorante, a differenza degli anni scorsi, mantiene già da tempo la sua apertura ininterrotta sette giorni su sette a mezzogiorno e sera.

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