Domenica, 9 novembre ha avuto luogo un’assemblea
straordinaria del Patriziato che doveva deliberare in merito alla riscossione
da parte del comune di Gambarogno di tre acquedotti costruiti nel secolo scorso
dal Patriziato di Indemini e s
empre gestiti da questo ente di diritto pubblico.
empre gestiti da questo ente di diritto pubblico.
L’importanza
dell’argomento avrebbe meritato una presenza di patrizi cospicua. Complice
anche la mancata pubblicità data all`evento con una serata pubblica e
un’adeguata informazione sui media, ha fatto si che all’assemblea fossero
presenti solo i soliti “affezionati” alle faccende patriziali.
L’asssemblea doveva
deliberare in merito all’importo che il comune di Gambarogno vuole riconoscere
al Patriziato per il riscatto degli acquedotti, pena, qualora non fosse
accettata, il ricorso al Tribunale delle Espropriazioni. La proposta comporta
la concessione al Patriziato per ancora 7 anni della distribuzione dell’acqua
potabile con relativo incasso delle tasse. Assunzione per questo periodo di
tutte le spese di gestione, manutenzione e miglioria degli impianti da parte
del Comune. Alla scadenza dei 7 anni tutti gli impianti passano al comune a
costo zero il quale corrisponderà 2000 franchi per l’affitto delle sorgenti. Se
l’Ufficio Patriziale ha fatto suo all’unanimità la proposta del comune
definendola giusta e vantaggiosa, già la commissione della gestione si era
divisa sulla proposta. Con un rapporto di maggioranza si proponeva il rigetto
puro e semplice perché basato solo su di una valutazione oggettiva del valore
degli impianti e nettamente sbilanciata a favore del Comune. Con quello di
minoranza veniva proposto un emendamento al rapporto dell’Ufficio Patriziale per un aumento sostanzioso dell’affitto delle
sorgenti. Grazie all’esauriente e competente parere di un presente che ha
dissipato i timori circa un possibile ricorso al Tribunale delle Espropriazioni
da parte del Comune, è stato introdotto un ulteriore emendamento al messaggio
dell’Ufficio Patriziale che chiede al comune un importo di centomila franchi a
titolo di buono uscita. Siccome era palese che il messaggio dell’Ufficio
Patriziale non avrebbe raccolto adesioni sufficienti per il suo accoglimento,
con gli emendamenti introdotti, seppur con qualche perplessità da parte dei
contrari, si è raccolta l’accettazione ed il messaggio così come concepito ha
avuto un voto palese ed unanime. Ora la palla è stata lanciata nel campo del
comune di Gambarogno.
Per far si che ci sia partecipazione all'assemblea bisogna mandare le convocazioni !!!!
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