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domenica 13 settembre 2015

Porto Gambarogno :Tanti dubbi poche certezze


 Il grande trambusto intorno ai progetti del porto, tra l' altro mai esistiti in 25 anni di studi, lascia intendere che qualche cosa non torna .
 La scelta inadeguata della località, a suo tempo fatta solo per accontentare gli appetiti dei comuni per delle opere previste da 
un piano regolatore poco regolatore ,fa lievitare i costi di un operazione che se realizzata altrove costerebbe meno della metà .
Il fatto che la SA a suo tempo costituita per la realizzazione, non concretizzò nulla, già era un segno delle difficoltà già allora presenti, difficoltà di commercializzazione dell'opera, ma non ancora quelle realizzative che sembrerebbero ora sorte.
 Ma tant'è ora si dovrà decidere se continuare a costruire il futuro porto del Gambarogno .
 L'unica speranza e ancora di salvezza per le finanze del comune è che il C. C sappia ritornare sulla sua decisione strappata con una presentazione di un progetto ,quello odierno,  esistito solo sulla carta.
 Rimane il dubbio che  se il consiglio comunale fosse stato confrontato con una esposizione reale delle difficoltà da affrontare, con la presentazione di una documentazione precisa e dettagliata quanti   consiglieri   avrebbero  accettato un credito di oltre 14 milioni senza le relative garanzie e responsabilità per una esecuzione tecnicamente sicura e realizzabile senza essere il nostro comune la cavia di sperimentazioni subacquee ?
Il municipio ha tutte le possibilità di rimettere sui tavoli i dubbi che sicuramente lo attanagliano.
Si farebbe inoltre onore , senza vergogna e senza remore, anche una possibile affermazione di sospendere la realizzazione dell'opera e studiarne una esecuzione di tipo tradizionale , anche ubicata in altra zona.
Non sarà sicuramente un'opera che aumenterà l'indotto economico e fiscale del nuovo comune, ma piuttosto un assecondare in primis delle richieste del cantone .
Le aspettative dei possessori di natanti sembrano al momento altre, soprattutto per i costi che dovrebbero affrontare per posteggiare le loro barche al Sass di sciatt!

7 commenti:

  1. Si faccia votare la popolazione .

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  2. Settembre 2014: periodo emanato dal Municipio di Gambarogno per dare ufficialmente inizio ai lavori del porto comunale.
    Settembre 2015: ad un anno di distanza tutto praticamente rimasto fermo, salvo degli
    interventi iniziali con una ruspa per lisciare un terrapieno suddiviso in due ripia-ni prospicenti il lago.
    Tutto ciò è visibile perché fuori dall'acqua, mentre quanto intrapreso sott'acqua e
    i relativi risultati, non vi é modo apparente di conoscerlo ufficialmente.
    Certo il grande cartello è rimasto lì al suo posto in barba alla situazione di stal-
    lo, il colore dominante del terreno si fa sempre più verde, le barriere metalliche di delimitazione cominciano a vacillare, ma purtroppo la popolazione non viene nem-meno più informata.
    Chi legge il menü del prossimo Consiglio comunale del 28 settembre, non scorge nes-
    sun accenno relativo all'andamento del progetto porto comunale.
    Sarà almeno l'occasione di sentire finalmente la sera di quel lunedi, un soprano o un tenore che dai banchi del Cc, squillino la sveglia al Municipio con tanto di trombe ?



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  3. Si potrebbe realizzare il Porto del Gambarogno anche a un minore prezzo senza Ristorante, senza Guardiano, Compito ronde Polizia Cantonale, Comunale, e Guardie di Confine, con solo ingresso come a Locarno con pass. dei possessori di natanti, naturalmente i servizi di igienici si.
    I scatoloni metallici non costeranno Milioni di Fr. CH se comperati all'estero (se non saranno maggiorati per noi Svizzeri come avviene di solito).

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  4. Una costruzione sulle sabbie mobili si sapeva dall'inizio , era sabbia della valle al tempo trasportata.

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  5. Anche senza sarcasmo si può benissimo fare un porto senza ristorante(le barche non bevono la coca cola) non è necessario un capitano ( il porto è ancorato a riva e non naviga sul lago) per la ronda abbiamo una polizia superdotata ora addirittura 24/24 ore,il pass di accesso è perfetto ( così si sa chi vi accede costantemente)
    Gli scatoloni di solito non sono metallici e possono essere fabbricati anche in CH. E allora tiriamo la somma: quanti milioncini risparmiamo?
    E sarebbe ugualmente una bella opera.

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  6. Una cosa da fare subito sarebbero dei pontili di legno da mettere in ogni paese per permettere a gente che, sul lago, vuole fermarsi a visitare i nostri paesi o a bere solo qualcosa....a San Nazzaro impossibile...a Gerra non mi sembra e a Vira nemmeno.
    Sarebbero dei pontili gallegianti che in inverno , se non servono si possono attaccare a una semplice Boa e in primavera rimetterli.

    Altra cosa da fare è spostare l`attracco Navigazione L M dal lido alla Giudicatura in maniera d`avere un Lido spiuaggia come si deve ! ma ci vorranno ancora 100 anni ! " tant par chi dü mees dove i riva i züchitt a romp i bal ..."

    Concordo poi con i commenti sopra che un ristorante non serve , ne abbiamo già molti e fanno già fatica, o se lo facciamo mettiamo il Porto ad Alabardia con il ristorante vicino alle rocce della Capèla san Michele dove si vede il sole sorgere in estate alle sei di mattina e il tramonto alle nove di sera, ma non nel buco del sas di sciatt. Il Posto del Porto deve avere un concetto di base forte, collegato all`elemento Terra, acqua,paesaggio magari allacciato alla vecchia struttura della Clinica Alabardia rimodenandola ....
    ...il saas di schiatt ha ricevuto questo nome non a caso, è proprio un buco orribile senza storia , ne vista,ne sole... ha forse come unico pregio di esser vicino alla misera inverna ( vento da sud che arriva dietro il sasso di Pino )!! Ma per il resto ! Spero che si arriva ad una soluzione logica, pregnante con un ripeto " CONCETTO " ....ma i concetti fanno paura, la semplicita anche ...quì da noi ci sono troppe persone che pensano solo ai propri interessi, dove il concetto è sempre lo stesso...

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  7. Bello mi piace, chissà che non sia uno spunto per rilanciare un nuovo progetto, sicuramente meno oneroso dei 15000000.-

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