Nel Gambarogno la riorganizzazione promossa dal ministro Zali crea malcontento - Per albergatori ed esercenti si tratta di "una politica discutibile e restrittiva che mette a rischio vari locali pubblici" dal CdT
"Una politica discutibile e restrittiva messa in atto dal Dipartimento del territorio che sempre più sta minacciando la categoria, con rischio di chiusura di vari esercizi pubblici». Così esercenti e albergatori del Gambarogno percepiscono la riorganizzazione dei posteggi promossa a livello cantonale dal ministro Claudio Zali nel tentativo di migliorare la viabilità e ridurre il traffico negli orari di punta. La questione è particolarmente delicata e già in passato ha dato vita a un ampio dibattito tornato d'attualità nel corso di un recente incontro, a Magadino, tra il sindaco di Gambarogno Tiziano Ponti, il vice presidente dell'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli Remo Clerici e una trentina di rappresentanti del settore della ristorazione e dell'albergheria. «Se l'avventore non può posteggiare nei pressi degli esercizi pubblici – è stato ribadito da esercenti e albergatori nel corso della riunione – semplicemente non vi si ferma e prosegue verso nord o verso la vicina Italia, dove oltre ai prezzi concorrenziali si trovano pure ampie aree di posteggio. È inconcepibile promuovere l'utilizzo dei trasporti pubblici sopprimendo posteggi, se prima non si creano servizi pubblici di trasporto efficienti e concorrenziali; ciò che al momento, nonostante gli sforzi del Municipio, non è ancora il caso del Gambarogno». Così, dopo lunga discussione, dalla sala è stata lanciata l'idea di redigere e sottoscrivere una lettera aperta da inviare direttamente all'indirizzo del capo del Dipartimento del territorio, per esprimere tutti i dubbi e le preoccupazioni che la sua politica della mobilità e il piano per ridurre i posteggi stanno sollevando nella regione, e non solo.
Il dipartimento ha sicuramente dei aspettative per limitare i frontalieri, ma questo non vuol dire che bisogna iniziare le crociate contro i lavoratori che da noi vengono chiamati ad operare sul nostro territorio..
RispondiEliminaMa è fuorviante dare la responsabilità di questo al DT.
È il comune che ha voluto mettere in pratica questo tipo di limitazioni, anche contro il parere di molti.
Unica soddisfatta è la polizia , che regolarmente passa a castigare quegli automobilisti, che ignari dei mezzi per stare in regola, lasciano i veicoli sugli stalli pubblici, che lo sono sempre stati fino all'applicazione di queste inappropriate regolamentazioni.
ma ora non fatemi ridere p.f ,che la causa della chiusura siano i posteggi questa è una gran barzelletta. Che qualche cosa si potrebbe riorganizzare questa ci sta.
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RispondiEliminaCi vogliono i posteggi per ospiti, e lavoratori , per residenti, i posteggi li abbiamo pagati noi e sono per tutti e a un prezzo ridotto, il resto non è un consigliere che deve decidere ma la popolazione che ha pagato.
Come la velocità in caso di smog , GLI AUTOMOBILISTI RESTANO MOLTO DI PIU' SULLE AUTOSTRADE E PROVOCANO UN MAGGIORE INQUINAMENTO DI CO2 , MENO CHE RESTANO SULLE AUTOSTRADE MINORE È L'INQUINAMENTO.