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martedì 11 aprile 2017

Contaminanti nei pesci del Verbano

Il Laboratorio cantonale ha riscontrato livelli critici di PCB. Più tollerabile la contaminazione da DDT

Anche nel 2016 il Laboratorio cantonale ha eseguito un monitoraggio della contaminazione da bifenili policlorurati (PCB), para-diclorodifeniltricloroetano (DDT) e metalli pesanti (in particolare mercurio) negli agoni del Verbano. Accertamenti che vengono eseguiti con frequenza annuale dal 1995, a causa di una grave e diffusa contaminazione dell'ecosistema lacustre da DDT, scoperta in quegli anni e causata da uno stabilimento industriale situato in Italia a Pieve Vergonte (Provincia di Verbania).



La contaminazione da DDT è da tempo rientrata a livelli tollerabili, ma la situazione "permane critica per i PCB", si legge in una nota del Laboratorio cantonale. In particolare i congeneri diossina simili (dl-PCB) sono tuttora presenti a livelli superiori al valore di tolleranza di 6.5 pg/g TEQ, fissato per la somma di PCDD/PCDF e dl-PCB.
Il divieto di pesca professionale, commercio e vendita per gli agoni introdotto nel 2009 a livello cantonale rimane quindi in vigore.
Per quanto riguarda i metalli pesanti (l’arsenico e, in particolare, il mercurio) sono presenti in quantitativi significanti (ma non pericolosi per la salute del consumatore) nei pesci analizzati, confermando uno stato ecologico piuttosto critico delle acque del Verbano.
Descrizione della campagna
Il monitoraggio annuale, spiega il Laboratorio cantonale, prevede l'analisi dei residui di DDT e di suoi isomeri e metaboliti; PCB indicatori; alcuni altri pesticidi clorurati quali esaclorobenzene (HCB) ed esaclorocicloesano (HCH); mercurio e altri metalli e metalloidi (cadmio, cromo, piombo, rame, zinco e arsenico).
Dieci i campioni di agoni catturati nel Verbano nella primavera 2016 sui quali sono stati effettuati le analisi, che hanno riguardato la parte edibile dopo la filettatura. Ogni campione è composto da un “pool” di diversi pesci della stessa zona di cattura, in particolare Tenero, Magadino, Ascona, Brissago, Vira G., Isole di Brissago, Ronco s/A, Gerra G., San Nazzaro, Ranzo.
Risultati
Il DDT è dal 2006 "ampiamente sotto il limite di legge in vigore fino al 2010 di 1000 ug/kg (il limite attuale è di 4000 ug/kg). La distribuzione dei diversi isomeri e metaboliti, vale a dire DDT’s (o,p’ & p,p’), DDD’s (o,p’ & p,p’) e DDE’s (o,p’ & p,p’) sembra escludere un apporto di "contaminante fresco".
Dal 2012 i PCB indicatori (i-PCB) sono sistematicamente inferiori all’attuale limite di legge di 125 µg/kg. "Il leggero aumento dei tenori rispetto al 2015 è presumibilmente dovuto alla taglia dei pesci catturati quest’anno, maggiore rispetto alla media pluriennale. I PCB diossina simili (dl-PCB) sono estrapolati dai PCB indicatori (i-PCB) applicando il fattore di conversione proposto nel Rapporto 2010 sui bifenili policlorurati (PCB) nelle acque in Svizzera dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Mentre valori medi, minimi e massimi di i-PCB rilevati negli agoni del Verbano (77.7, 66.1 e 87.0 pg/g o µg/kg) sono a norma, i dl-PCB 8.9 (media), 7.5 (min.) e 9.9 (max) pg/g TEQ, contribuiscono ancora in maniera determinante al superamento del VT di 6.5 pg/g TEQ fissato per la somma di PCDD/PCDF e dl-PCB".
I contaminanti HCB e HCH si situano invece "come per gli anni scorsi a livelli di assoluto sottofondo".
I contenuti di metalli - in particolare di arsenico, cadmio, cromo, mercurio, piombo, rame e zinco - sono "in linea con i livelli osservati negli ultimi anni e ampiamente entro i rispettivi limiti di legge. L’arsenico e, in particolare, il mercurio sono presenti in quantitativi significanti (ma non pericolosi per la salute del consumatore) nei pesci analizzati, confermando uno stato ecologico piuttosto critico delle acque del Verbano. Cadmio e piombo sono invece presenti solo in tracce".


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