39 milioni di franchi per i Programmi d’agglomerato (PA) in Ticino. È questa la quota stanziata dalla Confederazione. Settimana scorsa, infatti, il Consiglio federale ha licenziato il Messaggio mediante il quale chiede al Parlamento di liberare i crediti per sostenere l’attuazione dei Programmi d’agglomerato da parte di Cantoni e Comuni. Complessivamente si tratta di misure del costo di 102,10 milioni di franchi.
La Confederazione partecipa con 39,26 milioni di franchi, il restante è a carico del Cantone e dei Comuni interessati. Le misure riguardano principalmente la rete della mobilità ciclopedonale, le riqualificazioni stradali multimodali, come pure le fermate e i nodi d’interscambio dei trasporti pubblici. L’attuazione di questi interventi è prevista a partire dal 2019. A questo scopo, Dipartimento del territorio e Comuni hanno già avviato, in collaborazione con le Commissioni regionali dei trasporti, la progettazione degli stessi.
A fine 2016 il Consiglio di Stato e le Commissioni regionali dei trasporti hanno presentato all’esame della Confederazione quattro PA di terza generazione. Gli importanti contributi che riceveranno da Berna saranno così ripartiti: 9,91 milioni per il Bellinzonese, 17,68 milioni per il Locarnese e 11,67 milioni per il Mendrisiotto.
La Confederazione partecipa con 39,26 milioni di franchi, il restante è a carico del Cantone e dei Comuni interessati. Le misure riguardano principalmente la rete della mobilità ciclopedonale, le riqualificazioni stradali multimodali, come pure le fermate e i nodi d’interscambio dei trasporti pubblici. L’attuazione di questi interventi è prevista a partire dal 2019. A questo scopo, Dipartimento del territorio e Comuni hanno già avviato, in collaborazione con le Commissioni regionali dei trasporti, la progettazione degli stessi.
A fine 2016 il Consiglio di Stato e le Commissioni regionali dei trasporti hanno presentato all’esame della Confederazione quattro PA di terza generazione. Gli importanti contributi che riceveranno da Berna saranno così ripartiti: 9,91 milioni per il Bellinzonese, 17,68 milioni per il Locarnese e 11,67 milioni per il Mendrisiotto.
Le principali misure
Tra le misure d’interesse regionale più importanti per il Bellinzonese
figurano: la riqualifica multimodale dell’asse urbano principale (Monte Carasso-Sementina), la riorganizzazione del nodo intermodale alla fermata ferroviaria di Giubiasco e il nuovo nodo intermodale alla fermata ferroviaria di Sant’Antonino. Tra le misure d’interesse locale si segnala il completamento e la messa in sicurezza della rete ciclopedonale a Bellinzona, nella tratta Via Monte Gaggio-Via Vallone. Nel Locarnese spiccano: la riorganizzazione del nodo intermodale alla Stazione FFS di Locarno-Muralto, misure infrastrutturali per il potenziamento della rete urbana su gomma (previste nuove fermate) e la realizzazione del nodo intermodale alla fermata ferroviaria di San Nazzaro. Nel Mendrisiotto figura, per esempio, il cofinanziamento della velocizzazione del trasporto pubblico su gomma sui principali assi transfrontalieri in uscita verso l’Italia.
Finora si è fatta una indigestione di risorse, perchè tanto non paghiamo noi.Se si pensa a cosa possa costare l'opera che appare picchettata tra il centro sportivo di Quartino e Magadino est, ci si può ben rebndere conto di come si sarebbe potutto gestire meglio le risorse e intervenire dove effettivamente ci sono necessità e priorità. Ma si continua a perseverare con queti progetti PALOC , cambiando il numero abbinato, progetti stantii e per nulla dinamici. Gli importi dovrebbereo essere assegnati ai comuni che poi presentano le proprie necessità e bisogni e non come ora che si trascinano pianificazioni decennali che non hanno più senso.
RispondiEliminaPer il Gmbarogno spostamento dell'imbarcadero principale per Locarno, da Magadino a San Nazzaro: un investimento che supererà abbondantemente il milione per il comune.Una soluzione che andrà esaminata attentamente , valutando vantaggi e svantaggi , per non trovarsi con qualche problema viario e di collegamento supplementari.