Finalmente qualcuno che dice pane al pane e vino al vino.
Una iniziativa lanciata anni fa , con le solite apparizioni mediatiche, fuori di testa, e foriera solo di ulteriori investimenti comunali ingiustificati, visto che già di debiti non ce ne sono abbastanza.
Che poi ci sarebbe il Curzut Gambarognese fa sorridere. È un sedime abbandonato da decine e decine di anni, dove il tutto è diroccato. Se pensiamo che una semplice infrastruttura come una pista per le bici da montagna che scendeva da Neggia verso il litorale è stata eliminata ( e che portava il suo incentivo turistico), ora si voleva inviarle a Sciaga.
Chi lo vuole far rivivere lo faccia. Se il proprietario è l'ente pubblico che lo venda, ma senza alcun impegno. Zone ai monti edificabili sono state bloccate nonostante tutte le infrastrutture presenti e qui si vuoleva andare in mezzo alla montagna a creare una piccola comunità che ha poca ragione di esistere.
oh... bravo! piantemla lì da büta via danee e ingrasaa architett da la crüsca.
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