Scandaloso, scandaloso, scandaloso !
Scandalosa l’opera, scandaloso il cantiere, scandaloso il progetto, scandaloso il muro (quello di Berlino era il “muretto” a confronto),scandalosa la tempistica realizzativa, scandalose le risorse buttate vie, scandaloso il menefreghismo della committenza e della DL, scandalosa l’assenza di precauzioni sul cantiere e sulla viabilità (si salva il personale che regola il traffico).
Di cosa parliamo? Evidentemente , se ancora ce ne fosse bisogno, lo diciamo esplicitamente: il cantiere di quell’opera completamente inutile , calata dall’alto ,che si vorrebbe definire pista ciclopista pedonabile.
Da troppi anni è in corso questo lavoro che andrà a riversare ciclisti a velocità sostenute sulla zona del porto patriziale di Magadino, sistemata per il tempo libero di bambini e adulti in una zona pregiata.
Ma al peggio non c’è limite: la viabilità su questo tratto è diventata pericolosissima , forse si aspetta una tragedia, per tutti le migliaia di passaggi giornalieri a 2 e 4 ruote? Siamo oltre la tollerabilità. Il sedime provvisorio della strada è ora costituito da un fondo solido inesistente con buche fino a 15/20 cm.
Ci interessa poco a questo punto i palleggi tra autorità comunali, cantonali, uffici tecnici e chi più ne ha più ne metta.Il ping pong non interessa nessuno.
Bisognerà arrivare a mettere 2 vetture di traverso e bloccare completamente la viabilità per ottenere la sicurezza e la decenza viabile?
Bloccare immediatamente il cantiere, sistemare la strada provvisoria e potranno ricominciare a lavorare, ma celermente.
ZIO BILL
Ma noooo...., branco di malpensanti. Il malaffare qui non esiste, va tutto bene.
RispondiEliminaLe strade di Mariupol (Ucraina)dopo mesi di bombardamenti russi, a confronto, sono mille volte meglio. Per essere brevi il cantiere stradale infinito di Magadino è il peggio che ci possa essere nel 2025: una strada talmente dissestata che per percorrerla bisogna avere un M1-Abrams!
RispondiEliminaZio Bill ..che dire hai ragione ! ma i municipali la strada non la usano ? .. boh ..forse la sorvolano .
RispondiEliminaÈ un mistero il fatto che il Comune non prenda posizione a riguardo della mal gestione di quel cantiere stradale! Sono mesi che è lì e non va avanti, sembra fuori controllo; come se chi dovrebbe garantirne il buon funzionamento sia assente.
EliminaD'accordo con i disagi e lo stato del cantiere. Ma cosa c'entra la ciclopista? Il progetto riguarda la strada che è sempre stata pericolosa in quel tratto. E di non facile esecuzione vista la ferrovia, le bolle e le abitazioni in poco spazio.
RispondiElimina... E non di facile esecuzione vista la ferroviarie bolle e le abitazioni ?!?!? ...ma dove siamo ? ... forse non avete visto ancora nulla , ma vi rendete conto che siamo la regione con la strada di collegamento del frontalierato peggiore della Svizzera ! Suvvia ci vuole un pò di buon senso .. girate un pochino per vedere il resto del mondo come lavora !!
EliminaForse quando si propongono certi progetti, bisognerebbe valutare soluzioni praticabili ed eseguibili in linea con lo scopo per il quale sono concepiti.
RispondiEliminaGià attualmente la maggior parte dei ciclisti rimane sulla carreggiata. Quando arriveranno alla diga della Pepa, cosa faranno? Si immetteranno sul ponticello che li immette verso il porto o continueranno sulla cantonale?È evidente che la convivenza tra biciclette, pedoni grandi e piccini non è cosa evidente se , poi circoleranno nelle 2 direzioni.
Allora facciamo il punto della situazione. Si, il tutto nasce dal collegamento con la ciclopedonale dal centro sportivo fino a Magadino.La Fondazione Bolle si è opposta al passaggio più semplice, più praticabile e, molto meno costoso, lungo le bolle: a nord di quel nucleo di case Che sta sul moto sul motto. Per il collegamento con la ciclabile lungo le bolle ne vedremo delle belle. Per quanto concerne il cantiere, mai visto un disordine ed una situazione precaria come quella che stiamo vivendo, non devi meravigliarci. Se vi capita di passare accanto al cantiere del porto, noterete che lo stesso disordine lo si trova anche lì. E nessuno non ha mai detto niente, ma certamente questo è dovuto al fatto che la ditta è la stessa. Con un po’ di orgoglio si sarebbe dovuto intervenire e chiedere di rispettare la bellezza della nostra regione che non merita un trattamento da terzo mondo. Ma oramai penso che siamo alla canna del gas. Se non sapete cosa vuol dire questa espressione me lo spiego: è aver perso tutto in progetti faraonici e sbarbate.
RispondiEliminaComunque sempre meglio della situazione di prima. Chi passava con la bici e a piedi rischiava la pelle!
RispondiEliminaCi voleva poco a spendere meglio e meno.sono proprio necessari quei muri in granito che fra qualche anno saranno neri di muffa? Sono solo più o meno cinque o sei. Centinaia di migliaia di franchi in meno.ulteriori commenti sono inutili
EliminaVado contro corrente. È un’opera necessaria, che guarda al futuro (penso alla mobilità lenta), e che garantirà maggiore sicurezza rispetto alla situazione di prima. Certo non tutto è perfetto, ma di scandaloso non ci vedo proprio nulla. Semmai trovo poco rispettoso (eufemismo) il paragone con un Paese in guerra.
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