le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

mercoledì 28 aprile 2010

Gambarogno news


Le guardie di confine ora danno le multe


Attenzione a chi guida senza cintura o telefona senza un dispositivo. Queste le novità in due accordi siglati tra polizia e dogane
Foto archivio
Novità in vista per gli automobilisti indisciplinati: d’ora in avanti anche le guardie di confine potranno dare la multa a chi guida telefonando senza l’apposito dispositivo “mani libere” e a chi non mette la cintura.

Queste sono tra le decisioni prese in mattinata durante un incontro tra la polizia cantonale e l’amministrazione delle dogane. A Chiasso, informa il Dipartimento Istituzioni, sono stati infatti siglati due importanti accordi di collaborazione tra il Cantone, rappresentato dal consigliere di Stato Luigi Pedrazzini, e l’Amministrazione federale delle dogane, rappresentata dal direttore generale Rudolf Dietrich. Pure presenti all’evento odierno, il comandante della polizia cantonale Romano Piazzini, il direttore della Divisione della giustizia Giorgio Battaglioni e il capo dello Stato maggiore della polizia cantonale Luca Bieri, per la Confederazione il comandante del Corpo Guardie di Confine Jürg Noth, il vice-comandante della Regione IV Piergiorgio Fornera e il direttore delle dogane IV Circondario Silvio Tognetti.

Nel corso dell’incontro è stato siglato il rinnovo dell'Accordo amministrativo di collaborazione tra la polizia cantonale e l’Amministrazione federale delle dogane, Corpo delle Guardie di Confine Regione IV e la Direzione delle Dogane, IV Circondario. “L’Accordo – si legge - elenca segnatamente i compiti delegati e definisce i principi di collaborazione e di coordinamento, oltre alle responsabilità di condotta e all’area d’intervento delle Guardie di confine in territorio ticinese. Rispetto alla situazione sin qui in vigore, l’Accordo firmato in data odierna rappresenta un riordino e, quindi, una chiarificazione dell’accordo del 2003, favorita all’integrazione in un unico testo di altri ambiti finora regolati da accordi puntuali (quali il controllo del traffico ferroviario e i controlli negli aeroporti di Lugano-Agno e Locarno)”.

Ma non solo, durante la mattinata è stata poi firmata una dichiarazione di intenti per la realizzazione di un Centro comune di condotta. “Scopo dell’accordo – si legge infine - è quello di siglare la comune volontà di realizzare un Centro che comprenda il Comando della polizia cantonale, il comando del corpo guardie di confine, Regione IV e la futura Centrale cantonale di allarme. L’intenzione è quella di realizzare il nuovo Centro comune di condotta in territorio del Comune di Bellinzona, in zona ex Arsenale. Nella dichiarazione di intenti si specifica che il Centro rimarrà di proprietà del Cantone Ticino, mentre l’Amministrazione federale delle dogane sottoscriverà un contratto d’affitto. Per quanto riguarda i tempi di avanzamento del progetto, si prevede di sottoporre al Gran Consiglio il messaggio di progettazione entro l’estate del 2010 e quello concernente i crediti esecutivi per la costruzione entro l’estate del 2012”.

2 commenti:

  1. Ma perchè non si fà un corpo unico tra guardie e polizia.Quanti soldi risparmieremmo E poi le guardie si vedono molto più spesso che la polizia.E per il centro comando , altra megalomania in arrivo??

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  2. La polizia cantonale e comunale potra' andare in vacanza ...............
    OGNUNO DOVREBBE FARE IL SUO COMPITO.

    ACHI.

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