La titolare finita in manette in Italia nell'inchiesta della GdF
Anche due società ticinesi sono coinvolte, secondo quanto riporta il Tages Anzeiger e Federbio,
nell’inchiesta sulla mega truffa agroalimentare sui prodotti bio scoperta dalla Guardia di finanza di Verona.
Una 39enne finita in manette risulta infatti implicata a vario titolo nelle due società, di cui almeno
una era la proprietaria, che avevano sede in Via Peri 4 a Lugano. In particolare al vaglio degli
inquirenti vi è la compravendita di mille tonnellate di mais tra le due società, attive peraltro anche nel settore
del trattamento dei rifiuti. Per il momento non risulta comunque che sia giunta alcuna richiesta
di rogatoria internazionale al Ministero pubblico ticinese.
Il presunto raggiro su cui si stanno concentrando le fiamme gialle, nell’operazione denominata
“Gatto con gli stivali”, consisteva nell’acquisto di consistenti partite di derrate alimentari
in Italia e Romania che, sulla base di documentazione contraffatta, venivano smerciate in mezza
Europa come prodotti biologici. L’inchiesta è ancora in corso e non sono esclusi ulteriori sviluppi che potrebbero interessare nuovi operatori del settore.
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