venerdì 23 dicembre 2011

Truffa bio, sospetti su 2 società ticinesi

 La titolare finita in manette in Italia nell'inchiesta della GdF
Anche due società ticinesi sono coinvolte, secondo quanto riporta il Tages Anzeiger e Federbio,
 nell’inchiesta sulla mega truffa agroalimentare sui prodotti bio scoperta dalla Guardia di finanza di Verona.

Una 39enne finita in manette risulta infatti implicata a vario titolo nelle due società, di cui almeno
 una era la proprietaria, che avevano sede in Via Peri 4 a Lugano. In particolare al vaglio degli
 inquirenti vi è la compravendita di mille tonnellate di mais tra le due società, attive peraltro anche nel settore 
del trattamento dei rifiuti. Per il momento non risulta comunque che sia giunta alcuna richiesta 
di rogatoria internazionale al Ministero pubblico ticinese.
Il presunto raggiro su cui si stanno concentrando le fiamme gialle, nell’operazione denominata
 “Gatto con gli stivali”, consisteva nell’acquisto di consistenti partite di derrate alimentari
 in Italia e Romania che, sulla base di documentazione contraffatta, venivano smerciate in mezza
 Europa come prodotti biologici. L’inchiesta è ancora in corso e non sono esclusi ulteriori sviluppi che potrebbero interessare nuovi operatori del settore.

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