NOTTE BIANCA LOCARNO
Sabato 25 maggio 2013
L’ASSOCIAZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA
ORGANISTICA
DI MAGADINO
presenta
nella Collegiata di S. Antonio a Locarno, ore 20.00
concerto organistico
Lauro Filipponi, organo
Alberto Jelmini, voce
MUSICA E POESIA
Lauro Filipponi, organo
Alberto Jelmini, voce
Girolamo
Frescobaldi Dal Secondo Libro di Toccate (1627)
(1583
– 1643) l Toccata VII
Giovanni
de Macque Consonanze stravaganti
(1548? – 1614)
Léon
Boëllmann Da “Heures mystiques”
(1862 – 1897) l Entrée
· Offertoire
· Élévation
· Communion
· Sortie
Louis
Vierne Da “24
Pièces en Style Libre”
(1870 – 1937) l Arabesque
· Berceuse
J. Guillou Da “Pièces furtives“, op. 58
(*1930) l Poetico e sognando
* * * *
Sei poesie di
Alberto Jelmini, lette dall’autore e commentate in musica da Lauro Filipponi
· Fremiti
· Frecciatine
· Il silenzio
· La mia gatta
· Uccelli
· Come un fiume
Lauro Filipponi, nato a Gordevio, terminati gli studi
magistrali ha continuato a Zurigo la sua formazione, attirato sia dalla
matematica che dalla musica. Ritornato in Ticino, è stato docente di matematica
al Liceo Cantonale di Locarno. Tra le varie persone incontrate nel suo cammino
musicale e che lo hanno guidato nel suo percorso gli piace ricordare Guy Bovet,
Paul Breisch, Amaya Fernandez Pozuelo, Antonio Frigé, Lorenzo Ghielmi, Ludger
Lohmann, Matteo Imbruno, Stefano Molardi, Michael Radulescu, Livio Vanoni e
Jean-Claude Zehnder. Dal marzo 2008 è
presidente dell’Associazione Ticinese degli Organisti (ATO).
In numerosi concerti (spesso con la voce di Bruno De
Donatis che alternava il canto gregoriano) ha interpretato opere di Cavazzoni,
Frescobaldi, Fasolo, Zipoli, Gigault, F. e L. Couperin, J. S. Bach e altri. Tra
il 1997 e il 2002 ha eseguito, nell’ambito delle Matinées organistiche alla
Collegiata di S. Antonio di Locarno, l’integrale dell’opera per organo di
Girolamo Cavazzoni. Ed ora, sempre nello stesso ambito, sta portando a termine
l’esecuzione del Secondo Libro di toccate,
canzone versi d’hinni, Magnificat, gagliarde, correnti et altre partite
d’intavolatura, di Girolamo Frescobaldi.
Alberto
Jelmini, nato nel 1938 a
Lurengo (Quinto), dopo gli studi magistrali e alcuni anni di insegnamento nel
suo comune, si è laureato in lettere all’Università di Friborgo, sotto la guida
di Padre Giovanni Pozzi, con una tesi sul Trattato d'Architettura di Sebastiano
Serlio. In seguito ha insegnato italiano (e francese) nei vari ordini di scuola
del Canton Ticino, concludendo l’attività nel 1999 come docente di didattica
dell’italiano presso la scuola Magistrale cantonale postliceale di Locarno. In
quell'ambito, nel 1997, ha pubblicato una grammatica per l’insegnamento della
lingua italiana nella Scuola Elementare (Editore Salvioni).
Ora, abita a Losone, e divide il suo tempo fra
interessi letterari ed artistici, con corsi tenuti a casa sua, dove volentieri
vengono abbinate letteratura e storia dell’Arte.
Nel 1999 ha “scoperto” la scrittura in
dialetto (quello di Quinto), favorito dall’esito del concorso “Gh’è scià l domila”, mentre l’anno dopo
vinceva il Premio “Città di Legnano”, sezione dialetto e nel 2005 lo stesso
Premio nella sezione lingua italiana.
Nel 2008 ha pubblicato presso l’editore Dadò
il suo primo volume Poesie (in italiano e in dialetto), risultato finalista al
concorso “Mario Luzi” di Roma. Nel 2011 è uscito un libro di corrispondenza
poetica con la scrittrice Claudine Giovannoni (“Tracce”, Edizioni Ulivo), mentre nel 2012, l’editore Dadò ha
pubblicato “Poesie sulla tavolozza”,
sempre con testi in italiano e in dialetto.
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