Dal quadro ticinese a quello locale della Locarnese e della Vallemaggia: è stata molto interessante la conferenza tenuta da Riccardo De Gottardi sulle prospettive della mobilità al tempo di Alp Transit. L’appuntamento, organizzato dal museo di Valmaggia nel quadro degli incontri primaverili, è stato introdotto dalla curatrice Rosanna Janke che ha evidenziato le mutazioni avvenute con la soppressione della Valmaggina, avvenuta proprio cinquant’anni fa.GdP
Dunque alla fine dell’anno prossimo si aprirà la galleria di base del San Gottardo, seguita nel 2019 da quella del Ceneri, che - osserva il dott. De Gottardi - sarà ancora più importante per i collegamenti interni del Ticino, dove i flussi di traffico già oggi tendono a intasare soprattutto il Sottoceneri, sia per la crescita della popolazione e dei posti di lavoro, sia per la pressione determinata dalla massa di sei milioni di abitanti che gravitano dall’hinterland, tra i quali c’è l’85% dei frontalieri . Il parco veicoli ticinese continua a crescere come il traffico autostradale e ferroviario. Negli ultimi dieci anni il Tilo è raddoppiato, mentre l’intasamento sul Piano di Magadino è ormai cronico.
Con Alp Transit cambieranno tempi di percorrenza e frequente delle corse dei treni. Fra Locarno e oltre Gottardo ci otterrà un risparmio orario del 30% e i collegamenti saranno quasi raddoppiati, ossia ogni mezz’ora. Dal 2019 è previsto un ulteriore raddoppio dei treni locali che serviranno la futura “Città Ticino” fino a cadenza di ogni quarto d’ora, e con materiale rotabile rinnovato. Le stazioni ferroviario (comprese quelle nuove, come a Minusio) saranno dei punti focali molto importanti anche perché vi faranno capo di bus urbani e dell’agglomerato.
Quindi anche i trasporti pubblici troveranno adeguati potenziamenti, Vallemaggia compresa. Per le corse da Locarno a Maggia si pensa a un orario cadenzato di ogni mezz’ora, come per Brissago e per la ferrovia di Intragna. Nelle ore di punta aumenteranno anche le corse per Bignasco. Le spese verranno divise fra la Confederazione, Cantone e Comuni.
In questa nuova prospettiva restano da sciogliere i nodi stradali della Solduno-Ponte Brolla e del Piano di Magadino. Riccardo De Gottardi ha ripercorso la ventennale vicende legate al collegamento A2-A13. Ma uno sbocco concreto non c’è ancora. Infine si è soffermato sulla rete delle piste ciclabili che ha visto la Vallemaggia come beneficiaria del primo credito quadro del cantone e che , con il segmento di Avegno in corso di realizzazione, avrà un nuovo tassello. Resta solo quello di Visletto. “È evidente che con Alp Transit non tutte le esigenze saranno risolte. Sarà necessario gestire meglio la rete stradale, i posteggi e l’occupazione delle auto, le abitudini, visto che un terzo del traffico si concentra in sole sei ore giornaliere. Ricordando che “tu non sei bloccato nel traffico, ma tu sei il traffico”.
(T. V.)
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