Porto del Gambarogno: stop definitivo al progetto?
Finalmente anche le commissioni del nostro consiglio comunale, dopo
l’infezione covid, si stanno riprendendo.
E chissà se sarà la volta buona per fare trasparenza ai cittadini,
invece della nebbia sparsa sui quotidiani in questi giorni.
Ebbene , senza andare molto a ritroso nel tempo ( il progetto è oramai
vecchio di 30 anni e mai concretizzato), nel mese di luglio del 2019 , per la
penna dello stesso giornalista, leggevamo che i contratti sarebbe stati firmati
a giorni e inizio cantiere in pompa magna dopo le vacanze di ferragosto.
Sono trascorsi 11 mesi e rileggiamo le stesse cose. O il giornalista
aveva capito male allora oppure adesso.
Le giustificazioni lasciano il tempo che trovano. La verità, che come
dicono le commissioni….si dice… sembra veramente un’altra: il progetto così
come lo si vuole concretizzare sarebbe esploso nei costi.
Le due aziende ticinesi che dovrebbero concretizzare i frangiflutti e il
fondale, non avrebbero ancora ricevuto i contratti firmati. Si parla di
progetto cambiato, di misure errate, di costi non previsti, insomma ,i costi
sono lievitati oltre misura e i 20 milioni potrebbero non essere più
sufficienti.
E allora non sarebbe arrivato il momento di dire apertamente come stanno
le cose? Il porto così come e dove progettato andrebbe rivisto e spostato
altrove. E anche se la capienza dovesse diminuire , ai cittadini sembrerebbe
che non ne possa fregare un granché, anzi.
Non affrontiamo un altro lato nebuloso: la vendita dei posti barca.
Finora nessuno ha ancora potuto appurare se i famosi interessati sono stati
contattati e contrattuati. Quasi o..nessuno?
Caro consiglio comunale, probabilmente la palla passa ancora nelle
vostre mani.
È tempo e ora di decidere di chiudere o ridimensionare. Come si dubitava
già anni fa, la favola dei lauti utili in questa operazione si è sciolta come
la neve a Cardada in febbraio.
Ci sono difficoltà esecutive? Ci sono costi elevati? Pensiamo a cosa
farebbe il cittadino privato per una sua costruzione in un caso analogo. E di
conseguenza facciamolo per le opere del comune.
Finalmente si comincia ad arrivare alla resa dei conti.
RispondiEliminaNon é che per arrivare a sbrogliare questa grande bufala si debba adire a vie legali e/o citare in giudizio eventuali responsabili?
In questo caso la parte lesa é il cittadino contribuente.
Ma forse sarebbe sufficiente, che qualcuno dia le dimissioni. Grande pasticcio.Solo 14 milioni,non un franco di più. Ma....sono passati tanti anni.
RispondiEliminaSolo per personalismi vanno avanti !!! ......il bene del Comune non interessa , e si ..........troppi anni al potere , se ne devono andare ....
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