mercoledì 3 giugno 2020

PORTO DEL GAMBAROGNO DA BALLE IN BALLE


Porto del Gambarogno: stop definitivo al progetto?

Finalmente anche le commissioni del nostro consiglio comunale, dopo l’infezione covid, si stanno riprendendo.
E chissà se sarà la volta buona per fare trasparenza ai cittadini, invece della nebbia sparsa sui quotidiani in questi giorni.
Ebbene , senza andare molto a ritroso nel tempo ( il progetto è oramai vecchio di 30 anni e mai concretizzato), nel mese di luglio del 2019 , per la penna dello stesso giornalista, leggevamo che i contratti sarebbe stati firmati a giorni e inizio cantiere in pompa magna dopo le vacanze di ferragosto.
Sono trascorsi 11 mesi e rileggiamo le stesse cose. O il giornalista aveva capito male allora oppure adesso.

Le giustificazioni lasciano il tempo che trovano. La verità, che come dicono le commissioni….si dice… sembra veramente un’altra: il progetto così come lo si vuole concretizzare sarebbe esploso nei costi.
Le due aziende ticinesi che dovrebbero concretizzare i frangiflutti e il fondale, non avrebbero ancora ricevuto i contratti firmati. Si parla di progetto cambiato, di misure errate, di costi non previsti, insomma ,i costi sono lievitati oltre misura e i 20 milioni potrebbero non essere più sufficienti.
E allora non sarebbe arrivato il momento di dire apertamente come stanno le cose? Il porto così come e dove progettato andrebbe rivisto e spostato altrove. E anche se la capienza dovesse diminuire , ai cittadini sembrerebbe che non ne possa fregare un granché, anzi.
Non affrontiamo un altro lato nebuloso: la vendita dei posti barca. Finora nessuno ha ancora potuto appurare se i famosi interessati sono stati contattati e contrattuati. Quasi o..nessuno?
Caro consiglio comunale, probabilmente la palla passa ancora nelle vostre mani.
È tempo e ora di decidere di chiudere o ridimensionare. Come si dubitava già anni fa, la favola dei lauti utili in questa operazione si è sciolta come la neve a Cardada in febbraio.
Ci sono difficoltà esecutive? Ci sono costi elevati? Pensiamo a cosa farebbe il cittadino privato per una sua costruzione in un caso analogo. E di conseguenza facciamolo per le opere del comune.



3 commenti:

  1. Finalmente si comincia ad arrivare alla resa dei conti.
    Non é che per arrivare a sbrogliare questa grande bufala si debba adire a vie legali e/o citare in giudizio eventuali responsabili?
    In questo caso la parte lesa é il cittadino contribuente.

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  2. Ma forse sarebbe sufficiente, che qualcuno dia le dimissioni. Grande pasticcio.Solo 14 milioni,non un franco di più. Ma....sono passati tanti anni.

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  3. Solo per personalismi vanno avanti !!! ......il bene del Comune non interessa , e si ..........troppi anni al potere , se ne devono andare ....

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