giovedì 20 ottobre 2022

GAMBAROGNO: via libera al percorso ciclopedonale a Magadino

Il Tribunale federale ha respinto il ricorso di un privato. Il cantiere dovrebbe partire a inizio 2023 Il Tribunale federale ha respinto il ricorso di un privato. Il cantiere dovrebbe partire a inizio 2023 di Serse Fornimagadino-via-libera-al-percorso-ciclopedonaleTi-PressMagadino, a ridosso delle Bolle gambarogno magadino percorso ciclopedonale tribunale federale La pista ciclopedonale, che dalla zona del Centro sportivo arriva fino alla casa comunale del Comune di Gambarogno a Magadino, non sarà più a singhiozzo. Il Tribunale federale, con una sentenza pubblicata nei giorni scorsi, ha respinto il ricorso di un privato che bloccava il progetto. Attualmente è in corso di realizzazione il tratto in riva al lago che dalla casa comunale arriva fino all’entrata delle Bolle, in zona Diga della Pepa. Anche sull’altro fronte, quello del campo sportivo, ci si è già mossi. Ma tra i due tronconi, il nulla. Almeno finora. La sentenza dei giudici di Losanna permetterà ora di colmare la lacuna, con la realizzazione dell’atteso percorso. I lavori, eseguiti dal Cantone con il sostegno dei Comuni nell’ambito del PaLoc, dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2023. La pista ciclopedonale tra Quartino e Magadino si estenderà su una lunghezza di 1,2 chilometri e, salvo per i primi 160 metri, si affiancherà alla strada principale esistente, per la quale è previsto un allargamento, fino a 2,5 metri, sul lato verso il lago. Nel tratto oggetto del ricorso verrà posata una sorta di mensola a sbalzo in cemento armato, sostenuta da pilastri. L’intenzione del Comune e del Cantone è di procedere, anche negli anni a venire, con la realizzazione del percorso ciclopedonale da Magadino verso San Nazzaro, dove è previsto il nodo intermodale. Ma non ci si fermerà lì: in futuro si vorrebbe proseguire verso il Porto comunale in zona Sass di Sciatt, che è in fase di realizzazione. La Regione

2 commenti:

  1. C’è da chiedersi chi è quello sveglio che ha frenato un progetto importante con un reclamo già perso in partenza e che ha lasciato un pezzo di strada cantonale per lungo tempo ai livelli del Burundi.

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  2. Le strade del Gambarogno, tranne qualche rara eccezzione sono tutte delle piste da guerra, tra buchi , cunette, paracarri ecc.
    Il privato ha in tutti i casi il diritto di ricorrere, ci mancherebbe altro. L'errore è stato fatto da chi ha voluto iniziare quest'opera ( che per inciso ha poco di importante, come concepita, se non i costi) senza avere prima tutti i permessi correttamente!

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