Per cui ora ci si attende un passo concreto, e a breve , affinchè non si abbia a lasciar trascorrere
il tempo senza nulla fare. Poi sarà il cc, o eventualmente la popolazione in
ultima ratio a decidere come fare.
E lo scopo è evidente: non che il tempo passi senza nulla
fare, per poi arrivare un giorno per affermare che lo stabile e il terreno
della sede di Gerra sia una ubicazione preziosa , magari poi da destinare ad
edificazione di case o appartamenti a
disposizione di speculazioni edilizie .
Il progetto aggregativo approvato e successivamente
confermato, pianificava la sede di Gerra, con lo scopo, oltre che di mantenere
una sede scolastica anche in zona periferica, pure di dare una sede degna alla
sezione di scuola dell’infanzia. Non è certamente lo stabile a Vira che possa
essere ampliato , sia come ubicazione che accesso, e che possa in futuro rispondente alle
aspettative odierne di un asilo.
Troppi se e troppi ma vengono messi davanti ai buoi , per
tentennare verso una decisione da troppo tempo attesa. E non dovrebbero
essere le tabelle allestite a far
desistere da tale progetto. Due sedi di scuola dell’infanzia con oltre 40
allievi per il medio e basso Gambarogno sono indispensabili.
E pure l’investimento che dovrebbe essere affrontato , se gestito in modo
preciso e senza elargire nelle solite megalomanie, risulta giustificato. E qui
il pensiero corre sempre agli oltre 25 milioni in fase di investimento per un
porto regionale che non è sicuramente finalizzato agli insediamenti di persone
domiciliate e con bambini .
E da ultimo, ma sicuramente non trascurabile motivo per sostenere questa soluzione.Sono balzate in evidenza , negli ultimi mesi due situazioni del Locarnese dove , per la questione dei numeri dei bambini, sono state adottate soluzioni molto interessanti a che valorizzano similitudini analoghe alle nostre.
Per portare un esempio , in Onsernone, per mantenere aperte
sedi di scuola elementare e asilo , hanno stretto un accordo di SOLIDARIETÀ con
il comune delle Terre di Pedemonte. Tale accordo, con il consenso delle
famiglie prevede che alcuni allievi di quest’ultimo comune frequentano le sedi
in Onsernone per mantenerle aperte. Un gesto importante e significativo che dimostra come da parte
dei due comuni si sia capita l’importanza di una presenza scolastica anche
nelle zone periferiche.
E questa SOLIDARIETÀ dimostrata da queste due comunità ,
stranamente sembrerebbe mancare all’interno del nostro comune : SOLIDARIETÀ tra
una zona dove sono concentrati molti servizi e scuole, verso una zona del Basso
Gambarogno che ha le pecularietà e potenzialità per ospitare degnamente una
sede di SE, perché no, nell’ambito dei lavori di adattamento , pianificare gli
spazi anche per quella lodevole iniziativa privata complementare di un asilo
nido , seppur ancora al momento in fase embrionale.
haha, a vöri vedé cosa u suceed, a dig a chi da Vira da portàa i fiö a Gera... la solidarietà andrà a farsi benedire... belle parole, brillanti concetti, stupende utopie, ma i genitori interessati dalle questa situazione, sia di Gerra che di Vira, sono i primi a fare scudo e arroccarsi sulle proprie convinzioni boniste... e perchè no, che si proponga una terza variante, e la scuola dell'infanzia la spostino a San Nazzaro, così sono a metà strada: nessuno ci perde, nessuno ci guadagna, spendere bisogna comunque spendere. sembra di giocare alla morra cinese...
RispondiElimina: Haha e quelli di Vira che devono portarli a Piazzogna i bimbi. Tra le due strade non c'è paragone...
RispondiEliminagiusto!! e pensare che se non si fosse speso oltre un milioncino a piazzogna, magari si dovevano portare i bimbi addidrittura fino a quartino...
EliminaBisogna capire se le autorità del comune intendano guardare al futuro e arrivare a mettere a disposizione una sede degna e attuale ai bambini dell'asilo , in quanto delle due attuali utilizzate l'unica valida è quella di Piazzogna.
RispondiEliminaE già attualmente stippare 44 bambini in 2 sedi non si sa fino a quanto i genitori siano soddisfatti, viste le possibilità a disposizione.
Sul sito del comune c'è una risposta esauriente ad un interpellanza fatta in merito all'idoneità dell'asilo di Vira completando le risposte date dal vice-ispettore Mauro Ponti durante la serata pubblica. Smettiamola quindi con le false notizie su quale asilo è idoneo o meno.
RispondiEliminaPoco importa quello che sta scritto sul sito del comune o quello che dice Ponti .L'asilo di Vira comunque la si pensi non é ne sicuro ne a norma le leggi non le avete inventate voi, e se dovreste mandarci i vostri figli sareste i primi a a farlo chiudere.Inutile arrampicarsi sui vetri a difendere l'indifendibile .
RispondiEliminaSarebbe opportuno che tu leggessi la risposta all'interpellanza. Vi sono dei fatti concreti e non fake news.
RispondiEliminaI pareri sono fatti su misura per sostenere partiti e municipi. Questo poi se lo si legge scappa dal esprimersi sulle carenze riscontrate negli edifici. Ah è stato redatto dopo la chiusura dell'asilo e quindi su misura del Municipio e la sua maggioranza. Questa è sostanza non fake new termine inventato da chi detiene il potere dell'informazione. Bye bye
RispondiEliminaNon semplice da reperire interpellanza e risposta. il contenuto della domanda, sembrerebbe finalizzata ad avere una risposta nero su bianco che le misure minime dell'edificio , sulla questione sicurezza siano adempiute. Peccato che non appare la perizia, non tanto per il contenuto ma per la data.
RispondiEliminaQuando non si accettano i fatti ci si arrampica sui vetri e si cerca il pelo (perizia) nell'uovo.
RispondiEliminaFatti o decisioni arroganti senza nessuna consultazione? Il nuovo municipio si distanzia dall'era Ponti facendo finta di ascoltare. Ma almeno Ponti prima di chiudere un asilo avrebbe coinvolto la commissione scolastica e quella di frazione. Questo è il " nuovo" municipio. Solo balle!
RispondiEliminaTroppa autonomia ai funzionari.
RispondiEliminaLoro hanno le regolette delle statistiche, ma non bisogna adattarsi a queste imposizioni. Altrimenti a cosa servono municipio e consiglio comunale?
manca lungimiranza e buon senso. tutto questo nel nome del risparmio. dimenticando che un comune per essere attrativo per famiglie e prosperare ha bisogno di sviluppo, progetti e una visione per il futuro. qua tutto stagna
RispondiEliminaA chi chiude asili in questo modo probabilmente interessa fare scappare la gente residente per trasformare in secondarie le case primarie.
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