venerdì 3 luglio 2009

radar fissi


Solita strage da “radar”. E solita omertà nel dire

Scende la percentuale dei multati (sempre più di uno ogni 100 vetture in transito, ad ogni modo), e comunque la si veda saranno 2'031 gli automobilisti che dovranno passare alla cassa con il portafogli gonfio prima e vuoto poi. È stato insomma un altro mese di vendemmia, quello di giugno, con il cortese ancorché meccanico contributi dei “radar” fissi dislocati ad Agno, Ambrì, Avegno, Gentilino, Gudo, Magliaso, Malvaglia, Maroggia, Vezia e Vira Gambarogno.



Note tecniche. Come di consueto viene data notizia del “primato” nel periodo considerato (165 chilometri orari lungo la A2, contro i 100 chilometri orari consentiti); come di consueto viene rilevato uno sforamento di 44 chilometri orari, in data come di venerdì 26 giugno, a Vira Gambarogno; come di consueto viene sottolineato il fatto che oltre un quarto delle infrazioni (570 in tutto) è stato commesso in autostrada. E, a conferma di un’abitudine che prima o poi all’“Ufficio radar” dovranno abbandonare, non viene mai detto quel che dimostrerebbe l’unico scopo reale della presenza di simili apparecchi: cioè l’introitare quattrini anche per violazioni di minima entità. Quando tireranno fuori il coraggio di riferire quante siano le sanzioni per il superamento dei limiti tra i cinque ed i sette chilometri orari, quando?

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