giovedì 16 dicembre 2010

Stemma:Come é arrivato se ne va?

RAPPORTO DELLA COMMISSIONE DELLE PETIZIONI AL MESSAGGIO MUNICIPALE NO. 9/2010 CONCERNENTE L’ADOZIONE DEL NUOVO STEMMA COMUNALE

Signor Presidente

Signore e Signori Consiglieri comunali,

La Commissione ha ampiamente discusso la proposta per il nuovo stemma comunale senza poter raggiungere un consenso unanime sulla proposta municipale e questo per diversi motivi. Se da una parte vi è un apprezzamento positivo all’indirizzo del Municipio per aver organizzato un concorso e per aver fatto affidamento anche ad una giuria di esperti d’altra parte il progetto, nella sua composizione formale, non è unanimemente condiviso. La Commissione prende pure atto che il rispetto dei principi stabiliti dall’araldica, condizione già prevista nel concorso, ha condizionato non poco la proposta municipale. Si richiama a tale riguardo che l’araldica è la scienza del blasone cioè lo studio degli stemmi. In altre parole è una scienza che ha lo scopo di individuare, riconoscere e organizzare gli elementi grafici utilizzati nel loro insieme per identificare in modo certo una famiglia piuttosto che una istituzione come è il nostro caso. Evidentemente l’araldica impone tutta una serie di regole, dall’accostamento dei colori alla loro distribuzione nel campo piuttosto che la dimensione degli elementi simbolici che vanno a rafforzare la specificità dello stemma nel quale la comunità dovrà riconoscersi.

Da quanto si apprende dal messaggio municipale e dalle informazioni assunte, i tre migliori progetti usciti dal concorso popolare sono stati sintetizzati nella proposta in esame, attraverso lo sforzo di far convivere elementi presenti negli stemmi premiati con le regole dell’araldica. Solo questo iter evidenzia come una scelta definitiva non debba essere stata operazione facile nemmeno per il Municipio ponendo mente alla necessità di dover rispettare il bando di concorso.

La Commissione delle petizioni si è trovata a sua volta confrontata nel suo interno con posizioni contrapposte. Da una parte posizione di scarso consenso o di aperto dissenso verso la proposta formale motivata da una particolare e legittima sensibilità su un argomento che necessita un largo consenso, che non sarebbe dato, a livello popolare. D’altra parte posizioni che pur non apprezzando in modo convinto il progetto municipale ne relativizzavano la portata ad una questione molto soggettiva. Il coinvolgimento dei gruppi, piuttosto che il sentire popolare, non hanno fatto che confermare le stesse sensibilità e sensazioni vissute in Commissione delle petizioni. Considerato come l’elaborazione di un rapporto unitario in merito alla proposta non sarebbe stata possibile, che la stesura di rapporti contrastanti avrebbe innegabilmente spaccato il Consiglio comunale dando un segno di debolezza dell’autorità verso la popolazione su un tema particolarmente sensibile, la Commissione propone al Consiglio comunale un rinvio del messaggio al Municipio ai sensi dell’art. 57 cpv. 2 LOC e questo per permettere una rivalutazione della situazione e l’individuazione di proposte che trovino un consenso maggiore. La Commissione delle petizioni ritiene improponibile provocare una spaccatura del Consiglio in occasione della votazione sullo stemma comunale senza dimenticare che una tale situazione sarebbe un segno di debolezza dell’autorità verso la nostra popolazione legittimando quindi un eventuale referendum.

La Commissione è perfettamente cosciente che anche una decisione in merito ad una proposta alternativa deriverà comunque da apprezzamenti di tipo soggettivo e emozionale. Proprio per queste considerazioni, segnalando alcuni spunti al Municipio, non si ritiene di essere esaustivi sull’argomento ma ci si vuole limitare a dare quelle indicazioni che dovrebbero permettere al Municipio di potersi almeno orientare verso possibili soluzioni alternative.

In relazione alla composizione, il “gambero” appare essere un simbolo che raccoglie un certo consenso. Questo concetto andrebbe ripreso cercando di ridimensionarne l’impatto sul campo sia per quanto riguarda la dimensione che il colore. In relazione alla simbologia del gambero si richiama la pubblicazione a cura di Virgilio Gilardoni e P. Rocco da Bedano nell’ambito della collana “Opera svizzera dei monumenti d’arte”, che proprio in entrata all’edizione riservata alla Riviera del Gambarogno riproduce due sigilli; uno ritrovato su una carta del 1518 e un altro su un documento di Vira Gambarogno del 1815. Se nel sigillo del 1518 vi sono rappresentati tre monti (a detta degli autori non identificabili) nel sigillo del 1815 vi è chiaramente riportato un gambero. Solo questi due riferimenti possono dare alcune certezze che dovrebbero essere riconosciute nel nuovo stemma, la montagna e il gambero. Pur riconoscendo che il gambero rappresenti per sé stesso un elemento che richiama l’acqua, il lago deve essere maggiormente rappresentato anche perché rispetto agli antichi sigilli descritti poc’anzi, il lago appare un elemento di modernità rispetto ai secoli scorsi, quando il Verbano era vissuto in modo negativo per la sua insalubrità e pericolosità. Elementi di richiamo storico e geografico possono anche essere simbolizzati nelle più svariate espressioni; d’altra parte il rispetto delle regole dell’araldica non deve essere una condizione vincolante, il Municipio deve poter procedere liberamente.

In relazione al fatto che le indicazioni della nostra Commissione rappresentano comunque elementi soggettivi e alfine di raccogliere il maggior consenso possibile s’invita il Municipio a voler indire una consultazione allargata sul progetto del nuovo stemma il che non farà che facilitare le decisioni del Municipio e del Consiglio comunale.

Fatte queste considerazioni, la Commissione delle petizioni vi invita a voler risolvere:

il messaggio municipale no. 9/2010 concernente l’adozione del nuovo stemma comunale è rinviato al Municipio.

2 commenti:

  1. Complimenti alla Commissione per il "coraggioso" rapporto !
    In effetti anche dal sondaggio indetto dal blog, risulta esplicita la mancanza di edintificazione al nuovo stemma ... per la mancanza di un elemento determinante: il blu del lago !!!!
    Buon lavoro a chi dovrà ... ristabilire l'equilibrio degli elementi territoriali !!!!

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  2. Non sembra molto coraggioso questo rapporto, anzi, debolissimo.Ma ci rendiamo conto che tanti studiosi sono riusciti ad evidenziare unicamente un reperto storico del 1800.Ma il comune è nato nel 2010 per cui non si dovrebbe andare indietro di 200 anni per trovare qualcosa che identifichi il territorio vedendo lo stemma.Se proprio si cerca qualcosa che richiama , utilizziamo tutti gli attuali stemmi, che darebbero pure qualche spunto ai maestri per ricordare come era organizzato il Gambarogno fino al 2010.E nel futuro si studierà poi qualcosa di più appopriato.
    Ah per la commissione viste le conclusioni, un merito e un grazie al blog che da oramai diverse settimane ha portato in avanti un discorso interlocutorio e disinteressato.

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