L’aggregazione,
secondo i promotori, avrebbe dovuto portare più operatività, meno operai
comunali e più efficacia, ma lo scontro con la dura realtà territoriale del
basso Gambarogno sembra mandare segnali ben dissonanti con quelli
promessi.
Infatti
dopo aver appaltato a ditte esterne lavori, prima coperti dai nostri operatori
comunali, si è dovuto ricorrere a assunzioni in massa di operatori a tempo
parziale in quanto i risultati auspicati non sono mai stati raggiunti, anzi in
molti casi risultano essere peggiori di prima .
Secondo
noi mancando l’operatore di territorio la situazione e ben lungi da essere
ottimale. Non si è voluto guardare con un occhio di riguardo verso il basso
Gambarogno ben sapendo le difficoltà che il territorio comporta.
Se
sul piano ci si può muovere con l’agilità dei tagliaerba a trattore da noi senza
il decespugliatore non si fa un passo; in più abbiamo spiagge e strade
montane.
Forse,
per i fautori del progetto di accentramento del tutto e subito a Magadino non è
tornato come auspicavano;
È
ironico sottolineare che quattro quinti del potere risiede da San Nazzaro in
giù.
lo
scontro con la dura realtà deve aver creato non poca confusione nella testolina
dei nostri governanti.
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