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lunedì 23 maggio 2016

Porto :Da interpellanza a mozione

Il Consigliere comunale Cleto Ferrari della lista civica PER GAMBAROGNO ha deciso di trasformare in mozione la sua interpellanza presentata nella seduta d’insediamento del Consiglio Comunale dello scorso 9 maggio, inerente le criticità
che rappresenta l’ubicazione scelta per la realizzazione del porto regionale. La Mozione già inoltrata al Municipio sarà presentata nel corso della prossima seduta di Consiglio comunale.
 PER GAMBAROGNO MOZIONE 23 05 16
Porto: a questo punto venga coinvolto il Consiglio Comunale (CC)

Risale alla seduta di CC del 30 settembre 2013 l’approvazione del rapporto commissionale  concernente la concessione di un credito quadro di fr. 14'409'385.00 per la costruzione del porto regionale del Gambarogno.
Sono passati insomma due anni e mezzo e dai recenti comunicati emessi dal Municipio apparsi sui media,  appare evidente che il luogo scelto tanti anni fa di ubicare il porto del Gambarogno sia uno dei peggiori possibili e rappresenta una serie di difficoltà che mettono in dubbio la realizzazione di una struttura con un rapporto costo benefici accettabile nel tempo e con un ampio grado di sicurezza dell’infrastruttura. Il Municipio correttamente sembra stia facendo di tutto per rimanere nel credito generico votato dal CC.
Lascia perplessi la recente reazione della Società impresari costruttori che parla addirittura di concorrenza sleale. Insomma sembra stiamo raschiando il fondo del barile per realizzare quest’opera, sicuramente necessaria per la regione ma ubicata nel peggior luogo possibile.

Le condizioni in cui il Municipio sta operando non sono inoltre delle più favorevoli per la presa di decisioni obiettive. Infatti non dimentichiamo che nel Municipio siede l’ex Presidente della Porto Sa il quale dovrebbe dare sicuramente una qualche spiegazione sul lungo infruttuoso operato della Porto SA (creata nel 1998) nel caso in cui il porto non venisse realizzato. Lo stesso vale per chi è impegnato nell’esecuzione dell’opera. 

Le condizioni quadro in cui il Municipio è chiamato a deliberarenon sono ideali e la complessità dell’opera e le condizioni avverse da risolvere, lasciano il dubbio che talune decisioni potrebbero essere sottovalutate, affrettate e senza un’adeguata valutazione delle conseguenze nel tempo .
In una situazione operativa del genere potrebbe essere utile,nell’interesse generale del Comune, fare una pausa riflessiva  e coinvolgere maggiormente il Consiglio Comunale (CC) nelle decisioni da prendere. CC al quale sicuramente nel frattempo, a seguito dei comunicati mediali intercorsi, alcune domande sonogià sorte. In ogni caso dopo essere trascorsi più di  due anni dalla decisione di realizzazione, le perplessità riguardanti l’ubicazione e i servizi previsti dall’opera crescono.

Il CC votando il credito di costruzione non penso abbia dato carta bianca al Municipio per contenere al massimo i costi e di procedere ad una realizzazione del Porto con ditte estere o con condizioni favorevoli a ditte estere.

In merito al progetto di porto regionale si rendono evidenti ulteriori approfondimenti prima di procedere con nuove delibere o ritrovarci con sorpassi di spesa eccessivi o con una struttura con un grado di sicurezza e un grado di economicità inadeguate. Non dimentichiamo inoltre i costi di manutenzione che le condizioni inadeguate del luogo potrebbero alla lunga comportare. In tutte queste domande il Consiglio Comunale (CC) va nuovamente coinvolto. 

Con la presente Mozione si chiede che il Municipio riporti un messaggio in CC e chiarisca i seguenti punti con ulteriori approfondimenti

• Le vere difficoltà che comporta il luogo in cui il porto deve essere realizzato non sono mai emerse e sicuramente il CC che aveva deliberato non ne eraadeguatamente al corrente. Cosa comportano di fatto.

• Nel preventivo di spesa deliberato dal CC, l’importo previsto a copertura di eventuali rischi è dimensionato alla situazione particolare del luogo o andrebbe innalzato?

• Quanto costerebbe realizzare un porto simile a questo in una ubicazione come la riva tra Alabardia e Vira con un fondale molto meno profondo di quello scelto a S.Nazzaro, con una riva a livello lago e senza gli effetti dei venti diretti e incrociati dell’Inverna e della Verzasca/Maggia?

• Una valutazione dei costi di manutenzione di un’infrastruttura ubicata a S.Nazzaro e una ubicata in un luogo con condizioni migliori? 

• La produzione di inerti della seconda galleria del Gottardo è una nuova opportunità. Non la si potrebbe sfruttare per realizzare un porto nella fascia tra Alabardia e Vira creando una condizione paesaggistica e naturalistica ideale per un mascheramento di un porto regionale che risulta sempre essere una struttura indispensabile per la regione, mettendola in rete con la scuola sub, il camping e il bagno spiaggia presenti in loco

• È ancora necessario realizzare un vero e proprio ristorante vista la situazione in cui versano già ora i ristoranti locali e la situazione internazionale che non segnala alcun miglioramento nell’economia italiana e un franco forte presumibilmente duraturo nel tempo?

• È possibile avere una stima dei tempi pianificatori necessari per arrivare in fase esecutiva di un nuovoporto nella zona tra Alabardia e Vira considerato che sarà necessaria una lieve modifica della scheda di Piano Direttore P7?

• È in corso la pianificazione delle rive lago del Gambarogno che prevede tra Magadino e Vira il deposito di inerti per la creazione di un percorso ciclabile (Paloc3). Questa pianificazione non puòprevedere subito anche un deposito di materiale tra Alabardia e la foce della Vadina a Vira che in un secondo tempo permetta un’eventuale realizzazione di un porto. Insomma approfittiamo di questa pianificazione in corso per accelerare l’ubicazione di un nuovo porto in sostituzione di quello a S.Nazzaro.

• Valutare nel frattempo di procedere nella realizzazione dei necessari attracchi temporanei nei principali nuclei del Gambarogno.


Cleto Ferrari
PER GAMBAROGNO Mozione 23 05 162/2

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