ROMA - Lo stretto legame di amicizia tra Gheddafi e Berlusconi, universalmente noto, e la mancanza di comunicazioni dirette a causa dell'interruzione delle linee telefoniche e di internet, creano effetti perversi, con la diffusione di notizie incontrollate che però riescono a trovare credito fra gli internauti.
Da ore circola infatti la notizia dell'uso dei caccia militari italiani per fermare i manifestanti a Tripoli. Secondo la pagina Facebook del sito Almanaralink.com, legato ai gruppi di opposizione, «circolano notizie secondo le quali i due caccia che hanno bombardato oggi Tripoli non sono libici bensì italiani». Il post ha ricevuto 120 commenti in pochi minuti, ma nessuno di questi considerava inverosimile la notizia.
Interpellato in merito, il portavoce della Farnesina stigmatizza fermamente la diffusione di notizie e voci del tutto infondate ed incontrollate secondo le quali vi sarebbe un coinvolgimento dell'Italia negli avvenimenti in corso in Libia.
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