Alpe di Neggia, sono iniziati i lavori
Ammodernamento delle strutture e un nuovo negozietto
D.I.Dalle parole ai fatti: i lavori di ristrutturazione dell’Alpe di Neggia, elaborati da uno studio d’ingegneri, rispettando le esigenze della Sezione dell’agricoltura e dell’Ufficio d’igiene, sono iniziati da qualche giorno. Ubicato a cavallo tra la Val Giova (Indemini) e l’Alta Val Veddasca da una parte e la Valle di Vira dall’altra è, unico degli alpeggi gambarognesi, percorso da una strada carrozzabile: la cantonale che collega Vira a Indemini.
L’alpe si situa sul territorio di tre frazioni e di conseguenza di altrettanti Patriziati: Vira, Indemini e Piazzogna. Un accordo garantisce la gestione al Patriziato di Vira. Col passare degli anni le infrastrutture si sono deteriorate, rivelando la necessità di un intervento. Nel 2008 un Gruppo di lavoro – come rileva un’indagine sugli alpeggi del Gambarogno promossa dall’Ente regionale di sviluppo Locarnese e Vallemaggia – aveva incaricato un agronomo-imprenditore agricolo di proporre degli scenari d’utilizzo e di sfruttamento dell’alpe e la possibile messa in rete con gli altri alpeggi della regione. Il progetto di ristrutturazione comprende: una nuova area destinata alla mungitura nello stallone con variante carro di mungitura (per capre), la sistemazione del piazzale e la costruzione della fossa-colaticcio, la sistemazione e l’ampliamento dello stabile esistente (alloggio, cucina, servizi di gestione, nuovo caseificio e locale di vendita). La grande novità del progetto è costituita dalla creazione di uno spaccio. Il Patriziato intende infatti mettere a disposizione del gestore uno spazio per la vendita dei prodotti dell’alpe (di Neggia e, trovando l’accordo, anche degli alpeggi della zona) e altra merce prodotta esclusivamente nel Gambarogno (salumeria, pescicoltura, ortaggi, frutta, vini, oggetti d’artigianato eccetera). L’investimento s’aggira sui 700-750 mila franchi, già garantiti da vari enti. L’inaugurazione, salvo imprevisti, dovrebbe aver luogo nell’estate del 2012. La strada internazionale, la bella posizione, la presenza costante di numerosi escursionisti, sono le premesse di successo per il gestore e di apprezzamento da parte dei fruitori. Un tassello che si aggiunge alla già ricca offerta paesaggistica, escursionistica, gastronomica e culturale della sponda sinistra del Verbano. Grande merito va riconosciuto ai promotori, ma pure alle varie associazioni che grazie ai loro associati hanno sempre prestato le loro braccia contribuendo (gratuitamente) a contrastare l’invasione dei pascoli da parte di sterpaglie e alberi spontanei.
L’alpe si situa sul territorio di tre frazioni e di conseguenza di altrettanti Patriziati: Vira, Indemini e Piazzogna. Un accordo garantisce la gestione al Patriziato di Vira. Col passare degli anni le infrastrutture si sono deteriorate, rivelando la necessità di un intervento. Nel 2008 un Gruppo di lavoro – come rileva un’indagine sugli alpeggi del Gambarogno promossa dall’Ente regionale di sviluppo Locarnese e Vallemaggia – aveva incaricato un agronomo-imprenditore agricolo di proporre degli scenari d’utilizzo e di sfruttamento dell’alpe e la possibile messa in rete con gli altri alpeggi della regione. Il progetto di ristrutturazione comprende: una nuova area destinata alla mungitura nello stallone con variante carro di mungitura (per capre), la sistemazione del piazzale e la costruzione della fossa-colaticcio, la sistemazione e l’ampliamento dello stabile esistente (alloggio, cucina, servizi di gestione, nuovo caseificio e locale di vendita). La grande novità del progetto è costituita dalla creazione di uno spaccio. Il Patriziato intende infatti mettere a disposizione del gestore uno spazio per la vendita dei prodotti dell’alpe (di Neggia e, trovando l’accordo, anche degli alpeggi della zona) e altra merce prodotta esclusivamente nel Gambarogno (salumeria, pescicoltura, ortaggi, frutta, vini, oggetti d’artigianato eccetera). L’investimento s’aggira sui 700-750 mila franchi, già garantiti da vari enti. L’inaugurazione, salvo imprevisti, dovrebbe aver luogo nell’estate del 2012. La strada internazionale, la bella posizione, la presenza costante di numerosi escursionisti, sono le premesse di successo per il gestore e di apprezzamento da parte dei fruitori. Un tassello che si aggiunge alla già ricca offerta paesaggistica, escursionistica, gastronomica e culturale della sponda sinistra del Verbano. Grande merito va riconosciuto ai promotori, ma pure alle varie associazioni che grazie ai loro associati hanno sempre prestato le loro braccia contribuendo (gratuitamente) a contrastare l’invasione dei pascoli da parte di sterpaglie e alberi spontanei.
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